La toscana raggiunge il secondo ottavo Slam di fila battendo Andreescu

Foto Ray Giubilo

PARIGI – Un passo alla volta, un’avversaria dopo l’altra. Continua il momento magico di Jasmine Paolini, numero 15 del mondo, che dalla vittoria di febbraio nel “1000″ di Dubai non ha sbagliato un colpo (o quasi, pensando alla sua prematura uscita a Roma) e oggi ha raggiunto per la prima volta gli ottavi di finale al Roland Garros, ripetendo l’impresa di Melbourne di gennaio. E la Top Ten non è più un miraggio… «Ma io non guardo il ranking, non ci ho pensato mentre giocavo e non voglio pensarci adesso. Ogni gara mi sembra una battaglia, meglio non mettersi troppa pressione addosso». La partita contro la rediviva Bianca Andreescu, la ventitreenne canadese che nel 2019 stupì il mondo travolgendo Serena Williams nella finale degli Us Open, e che successivamente ha collezionato più infortuni che vittorie – non giocava un torneo dallo scorso agosto – è stata un saliscendi di emozioni, con Jasmine brava a dominare nel primo e nel terzo set. «Le condizioni erano difficili, con una pioggerellina molto fastidiosa. Sono stata brava a toglierle il tempo, a stare con i piedi in campo, a prendere il comando del gioco. Se le lasci l’iniziativa, lei tira molto forte, come ha dimostrato nel secondo set».

Ecco, la pioggia ha ritardato l’inizio del gioco (ecostretto le giocatrici anche a cambiare campo). Cocciaretto ha dichiarato nei giorni scorsi che occupa le lunghe attese per il maltempo preparando negli spogliatoi gli esami di Giurisprudenza, e Jasmine Paolini cosa fa? «Sicuramente non studio – la pronta replica – vedo qualche match in Tv, leggo qualcosa, gioco a burraco sul cellulare… meglio la risposta di Elisabetta, eh?», e giù una bella risata. La ventottenne toscana («ma sono di Bagni di Lucca, a Castelnuovo Garfagnana solo soltanto nata», tiene a precisare) affronterà negli ottavi un’avversaria inattesa, la russa Elina Avanesyan, classe 2002, numero 70 del mondo, che ha sconfitto a sorpresa l’8ª giocatrice del ranking, la cinese Qinwen Zheng (3-6 6-3 7-6). «Non ci ho mai giocato e la conosco molto poco, so solo che a Parigi ha raggiunto gli ottavi anche un anno fa, evidentemente si trova a suo agio su questi campi. Domani con Renzo (Furlan, il suo coach, ndc) penseremo a come affrontarla al meglio».

Il nonno ghanese, la madre polacca («io credo che avere diverse radici culturali nel proprio sangue sia un grande aiuto e un accrescimento personale»), Paolini ha deciso di vivere il Roland Garros giorno per giorno, senza guardare troppo in là. «Ho cominciato il torneo un po’ tesa, oggi mi sono sentita già meglio». E le Olimpiadi, Jasmine? «Un’emozione fortissima, speriamo solo che piova meno…».