Primo turno del Challenger di Torino: Naso si aggiudica il derby azzurro (e siciliano) con Caruso, Sonego cede ai crampi e al belga Coppejans. Marcora non si qualifica…

foto di Sergio Errigo

 

Tanti spunti d'interesse per la terza giornta dell'Atp Challenger Torino (42.500 euro e ospitalità) sui campi del Monviso Sporting Club di Grugliasco. Nel tabellone principale Gianluca Naso ha sconfitto nel derby Salvatore Caruso, mentre Lorenzo Sonego si è arreso al belga Coppejans. Nell'ultimo turno delle qualificazioni eliminato Roberto Marcora.  

 

L’avvio del main draw ha offerto un gustoso derby azzurro e siciliano tra il trapanese Gianluca Naso, nel 2015 capace di raggiungere i quarti a Torino, e Salvatore Caruso, emergente palermitano entrato in gara con la wild card concessagli dagli organizzatori. Solidità e colpi di ottima fattura da parte di entrambi con break conquistato da Naso nel primo set al settimo gioco, quello proverbialmente delicato in ambito tennistico. Break tenuto dal trapanese fino alla conclusione, fissata sul 6-4. Andamento simile del set numero due, vinto nuovamente da Naso al decimo gioco e grazie ad un break conquistato in precedenza e gelosamente custodito fino al 6-4. Più freddo nei passaggi chiave del confronto, il trapanese classe 1987, a proprio agio sul rosso di Torino. 

 

Il secondo giocatore a salire negli ottavi di finale è stato il belga Kimmer Coppejans, testa di serie numero 8, che al termine di una partita rocambolesca ha battuto Lorenzo Sonego, torinese e beniamino di casa per 4-6 6-3 7-6. Sonego, indietro 3-5 nel set decisivo, ha sofferto per i crampi da metà del secondo set e dopo aver recuperato fino al tie-break nell’ultima frazione, ha ceduto 6-7. Coppejans dunque promosso e un po’ di rammarico per Sonego, che la settimana scorsa si era sottoposto a fatiche supplementari per salire dalle qualificazioni ai quarti nel Challenger di Barletta.

 

Il terzo giocatore a qualificarsi per gli ottavi è stato il francese Stephane Robert che si è imposto in due set al giapponese Hiroki Moriya, più adatto al gioco sulle superfici veloci, con lo score di 7-6 6-3.

 

Presso lo stand Mizuno, intanto, si è messo a disposizione dei tifosi dalle 12,30 alle 15,30, Simone Bolelli, testimonial delle calzature dell’azienda, che ha rifatto il suo ingresso nel mondo del tennis proprio a Torino: “Peccato non aver potuto scendere in campo – ha detto – ma mi sto curando per il problema al ginocchio che mi attanaglia da diverso tempo ed è ricomparso a Marrakech. In Piemonte mi sono sempre trovato bene, vedi le vittorie nel Challenger di Biella, in quello di Torino nel 2010 al Circolo della Stampa Sporting, la bella esperienza Davis ancora a Torino contro la Croazia nel 2013. Mi è piaciuta l’atmosfera del torneo, direi ottima l’organizzazione”.

 

La prima parte del programma era stata riservata ai quattro match decisivi per l’ingresso di altrettanti giocatori nel main draw. Sul campo numero 1 match  spettacolare ed equilibrato che ha a opposto il croato Nikola Mektic (foto), che in secondo turno aveva battuto Benneteau, al ceco Jan Satral, n° 2 delle qualificazioni. Primo set di marca croata, vinto da Mektic con un agile 6-2. Secondo set di andamento diametralmente opposto, caratterizzato dalla risalita di Satral, più volte a segno con il diritto ed al termine vincitore del parziale per 6-4. Nel set numero tre Mektic pareva avviato verso una tranquilla conclusione (5-2) soprattutto quando ha avuto a disposizione tre match point consecutivi sullo 0-40 e servizio Satral. Il ceco si è quasi liberato del momento ed ha messo a segno prima due ace, quindi un vincente, tenendo poco dopo il servizio per il 3-5. Nel nono gioco è arrivato il break in suo favore che l’ha rimesso in partita. Nel decimo, però, ha rifiatato e concesso a Mektic altri tre match point, l’ultimo dei quali è stato quello utile per salire 6-4 in tabellone principale.

 

L’ultimo azzurro rimasto in corsa, Roberto Marcora, era intanto stato costretto alla resa dal portoghese Pedro Sousa, con il punteggio di 6-2 6-4. Sousa più concreto nell’occasione ed efficace da fondo campo con entrambi i fondamentali. Marcora troppo a sprazzi soprattutto nei turni di servizio. Di potenza ha fatto il proprio ingresso nel tabellone degli eletti anche il tedesco Bachinger, un po’ legnoso nelle movenze ma capace di imprimere alla palla velocità difficili da contrastare. Non è riuscito a farlo, se non a momenti, il canadese Diez, che si è arreso 6-4 6-2. La parte delle qualificazioni ha infine offerto un altro bell’incontro con protagonisti l’olandese Huta Galung, ex 91 Atp, ed il belga Joris De Loore. Tre set per la decisione, con prima frazione di segno belga (6-2) e seconda di marca olandese (6-3). Massimo equilibrio nella terza, rotto da Le Loore in proprio favore con il 7-5 che gli ha dato accesso al tabellone dei migliori.

 

Domani (martedì) giornata piena con tutti i match di singolare a completare il primo turno del tabellone principale. Esordi dunque delle prime due teste di serie, il brasiliano Dutra Silva (secondo match dalle 11,30) e il pugliese Thomas Fabbiano, rispettivamente opposti allo sloveno Blaz Rola (Slo) e all’acquese Edoardo Eremin (programmato non prima delle 11,30). Si inizia alle 10. Da non perdere anche Donati-De Loore; Lopez Perez-Vanni (ore 10 sul centrale) e Mertens-Volandri (secondo incontro dalle 11,30).