Francesca Schiavone, se dovesse
arrivare ai quarti di finale del Tier I di Miami, entrerebbe finalmente
nelle top 10, risultato che scriverebbe la storia del tennis italiano,
sarebbe infatti la prima azzurra a riuscirciE’ un torneo ricchissimo di spunti quello
che sta cominciando ad entrare nel vivo al Tennis Center di Crandon Park
a Key Byscaine
Francesca Schiavone, se dovesse
arrivare ai quarti di finale del Tier I di Miami, entrerebbe finalmente
nelle top 10, risultato che scriverebbe la storia del tennis italiano,
sarebbe infatti la prima azzurra a riuscirci
E’ un torneo ricchissimo di spunti quello
che sta cominciando ad entrare nel vivo al Tennis Center di Crandon Park
a Key Byscaine. Partiamo dal più interessati per quanto ci riguarda in
maniera diretta. Francesca Schiavone che attualmente staziona
all’undicesima
posizione delle classifiche mondiali (già di per sé un record, eguagliato,
per il tennis azzurro in gonnella) può puntare ad entrare nelle Top 10
abbattendo quel muro che anche Silvia Farina non era riuscita a scavalcare
pur arrivandoci solo a un match di distanza. Ora per la tennista meneghina
la strada è sì in salita ma le motivazioni non le dovrebbero mancare. Al
secondo turno, dove è arrivata per diritto di testa di serie grazie a un
bye, affronterà la russa Elena Vesnina. Non è mai bello anticipare troppo
gli eventi, piuttosto è consigliabile pensare a un match dopo l’altro ma
questo vale soprattutto per lei, noi possiamo concederci il lusso di guardare
più avanti. Dovesse superare la russa numero 73 del ranking (non certo
un’impresa) si troverebbe davanti la Golovin, sempre che tutto vada come
pronostico vorrebbe ben inteso. Superando anche la francese rimarrebbe
l’ostacolo più grosso da scavalcare, il tabellone infatti negli ottavi
incrocia le strade della leonessa con quelle di Elena Dementieva, numero
otto del mondo. Non certo facile però per entrare nelle Top 10 e dimostrare
di averlo fatto con merito è necessario superare una gicoatrice come la
russa che nelle prime dieci staziona ormai stabilmente.
Altri spunti arrivano dall’ennesimo ritiro
illustre anche se abastanza facilmente pronosticabile, quello di Venus
Williams che a causa di un problema al gomito aggiunge il suo nome
alla lista di coloro che non prenderanno parte ai giochi, lista che vede
già iscritte la sorellona Serena e l’altra statunitense Lindsay Davenport,
tutti pesi massimi che non saranno un fattore nel torneo. Un’altra curiosità,
che è forse da considerarsi una vera e propria rivoluzione nel mondo del
tennis, è l’introduzione dell’instant replay che in queste due
prime
giornate di vita è già stata etichettata dalla stampa americana come "huge
hit", ovverosia un successo enorme, la prima volta che si è dovuti
ricorerre alla verifica visiva di un punto passerà alla storia, a chiederla
è stata la giocatrice americana Jamea Jackson a cui le immagini
hanno poi dato torto.
Rimanendo più attaccati al campo e alle
sue sentenze da segnalare la sconfitta di Marat Safin da parte di Tim Henman
che con un doppio 6-3 si è aggiudicato il diritto di giocare al secondo
turno contro Lleyton Hewitt. Escono subito dal torneo anche Davide Sanguinetti,
eliminato in tre set da Mark Philippoussis (wild card del torneo) e Andreas
Seppi che è fatto dominare da Vincent Spadea. Meglio è andata alle italiane
che dopo lo zero su tre di ieri hanno rialzato il nome del tennis tricolore,
avanti Maria Elena Camerin e Tathiana Garbin.
Per tenere sott’occhio tutto il torneo,
è sufficiente un click, eccovi il main-draw
maschile e il main-draw
femminile
di Gabriele Riva
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