Il fenomeno degli insulti rivolti a giocatori sui diversi Social è ormai dilagante, per questo l’ATP ha deciso di promuovere una nuova campagna per cercare di tutelare il più possibile chi scende in campo

Foto Ray Giubilo

La piaga dell’odio diffuso attraverso i Social e rivolto verso i giocatori professionisti è ormai sempre più attuale, spesso e volentieri come diretta conseguenza delle scommesse sportive. Sempre più spesso infatti i tennisti si trovano costretti a denunciare sui loro profili gli insulti e le minacce ricevute nei direct – spesso purtroppo rivolti anche ai loro figli e/o familiari – solo perché una loro sconfitta in campo non ha permesso a chi scommette di battere cassa. L’ultimo in ordine è stato Alexander Muller, che appena due giorni fa ha condiviso i messaggi ricevuti in privato che auguravano la morte e le peggiori malattie a lui e alla sua famiglia.

Per questo l’ATP ha deciso di correre ai ripari per tutelare il più possibili i giocatori, attraverso la promozione della campagna “Safe Sport“. Si tratta di un servizio all’avanguardia offerto dall’ATP per la tutela dei giocatori dagli insulti online, e si articola in tre punti principali:

  • MODERAZIONE: Nascondere i commenti offensivi sui Social media dei giocatori in tempo reale
  • INVESTIGAZIONE: Smascherare i responsabili di minacce e abusi
  • EDUCAZIONE: Consentire ai giocatori di gestire il rischio online

Si è espresso in maniera assolutamente positiva verso questa nuova misura dell’ATP Matthew Ebden, presidente del consiglio consultivo dei giocatori. “Gli insulti online stanno diventando un problema reale per molti atleti professionisti, così come lo è in tutto il mondo per molte altre persone. Safe Sport è un punto di svolta ed è stato sviluppato appositamente per aiutare a risolvere questo problema“, queste le parole di Ebden diffuse attraverso i canali Social dell’ATP.