L'Australian Open aveva mostrato avvisaglie importanti, ma Indian Wells sembra certificare la definitiva maturazione di Naomi Osaka. Non si può definire altrimenti il percorso della baby giapponese, che nella giornata inaugurale del BNP Paribas Open ha battuto Maria Sharapova, due volte vincitrice di questo torneo (2006 e 2013). Ok, non è la Sharapova di qualche anno fa: vulnerabile, sdrucita, però è pur sempre Masha. Ma se c'è qualcosa che a Naomi non manca, è la personalità. Quando ha visto il sorteggio, era felice. Sentiva di avere una bella occasione, anche perché quest'anno aveva giocato più partite della sua avversaria. E non ha tradito: 6-4 6-4 e Masha ancora una volta rimandata. “Sapevo che Maria avrebbe combattuto duramente, la seguo sin da quando ero piccola – ha detto la Osaka, reduce dagli ottavi in Australia, stoppata solo da una splendida Halep – ero onorata di poterla affrontare e volevo davvero divertirmi”. Quest'anno aveva già raccolto vittorie di prestigio contro Mladenovic, Barty e Vesnina, tutte comprese tra le top-20 WTA. Fedele al suo stile aggressivo, giocando quasi a occhi chiusi, è salita 3-0 e poi 4-1. Il suo servizio ha fatto la differenza, ed è proprio il servizio la ragione per cui qualcuno – esagerando – l'ha paragonata a Serena Williams. L'accostamento è ben gradito a Naomi, che è una viva ammiratrice di Serena. Tra l'altro, il suo nuovo percorso tecnico (dopo il sostanziale fallimento con David Taylor) è guidato da Sascha Bajin, ex sparring partner di Serena che adesso prova a fare l'upgrade nelle vesti di coach. Dopo la partita, le hanno chiesto un parere sulla rivalità Serena-Sharapova (che poi tanto rivalità non è, visto che l'americana ha vinto 19 volte su 21).
SERENA WILLIAMS NEL MIRINO
“Io ho sempre tifato per Serena, ma ricordo di essere rimasta davvero impressionata dalla Sharapova. Non sapevi mai cosa le passasse per la testa, perché non si arrabbiava mai e combatteva fino all'ultimo punto”. La russa ha provato a farlo anche questa volta, rimontando da 1-4 a 4-4 nel primo set. Ma il servizio non è più quello di un tempo: sul 4-5, ha commesso un grave doppio fallo che le è costato due setpoint. La Osaka ha sfruttato il primo ed è scappata via. Le piace giocare nei grandi palcoscenici, ha un naturale senso dello spettacolo. Soltanto 6 mesi fa, batteva la Kerber al primo turno dello Us Open. Le manca ancora un pizzico di esperienza: nel secondo è volta 4-2 e 40-0 ma ha regalato quel game, concedendo un'ultima chance alla Sharapova. Anche stavolta c'è stato l'aggancio fino al 4-4, ma la Osaka – letteralmente – le ha impedito di prendere in mano la partita. Non ha mai perso la calma e ha chiuso in due set, garantendosi il secondo turno contro Agnieszka Radwanska: sarà un match interessante, visto che la polacca le proporrà un disegno tattico ben diverso. Va detto che la Sharapova le ha dato una mano, commettendo un altro grave doppio fallo sulla parità. “Direi che è una delle mie più belle vittorie, soprattutto considerando l'avversaria. Ci sono tre giocatrici che vorrei affrontare: Venus, Sharapova e Serena. Le prime due le ho battute, adesso sto aspettando di affrontare Serena”. Prima o poi succederà: ma affinché accada a Indian Wells, le due dovrebbero arrivare in finale. Probabilmente Naomi dovrà aspettare ancora un po'.