Secondo gli esperti, i fattori che vanno a incidere sulla portata economica di una proposta simile sono davvero molteplici. In primis, oltre naturalmente al suo enorme valore in campo, c’è il background: ha origini haitiane e giapponesi, un mercato quest’ultimo in enorme espansione, ma è appetibile anche per gli Stati Uniti, visto che si è trasferita in America a soli tre anni. Ha peso anche il fatto che il suo exploit sia arrivato a New York, sotto gli occhi di tante persone coinvolte nel mondo del business, contro Serena Williams e in una finale che resterà nota come parecchio controversa. In più, c’è anche quell’aria un po’ naif, da ragazza semplice ma che ha già capito perfettamente come muoversi davanti alle telecamere, cosa dire e quando dirlo. Non è vero che non è ancora un personaggio a tuttotondo, semplicemente vuole decidere lei come e quando esserlo. Mixando tutte le componenti, viene fuori una figura che fa davvero gola, e con Serena prossima a festeggiare i 37 anni hanno individuato il suo come potenziale volto del tennis mondiale per la prossima decade. “Era già una delle nostre clienti più importanti – ha detto Stuart Duguid, agente IMG che si occupa della Osaka –, solo per il suo valore in campo, dove sta avendo e avrà una carriera di grande successo. In più, è una ragazza molto onesta e umile, che viene da una famiglia laboriosa, composta da persona molto gentili. Hanno un’incredibile etica del lavoro: fino a nove mesi fa sua madre lavorava ancora a tempo pieno, impiegando circa un’ora e mezza per recarsi sul posto di lavoro. IMG gestisce anche gli interessi di Kei Nishikori, e sappiamo bene quando sia importante il mercato giapponese e asiatico. Ci sono molte società di cui Kei è testimonial che cercavano una figura femminile: non poteva esserci tempismo migliore”.
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Significa che la Osaka potrebbe presto aggiungere altri accordi ai tanti già firmati: oltre a quello con Adidas, infatti, è già testimonial di Yonex, la marca di orologi Citizen, l’emittente satellitare Wowow e il gruppo alimentare Nissin, che da anni compare anche sulle t-shirt di Nishikori. Come se non bastasse, il trionfo a New York dovrebbe valergli presto un accordo milionario con Toyota in ottica Tokyo 2020, perché la casa automobilistica giapponese sarà fra i main sponsor dei prossimi Giochi Olimpici. E pensare che al termine dello scorso anno Adidas aveva rischiato di perdere la numero uno WTA Simona Halep, perché le due parti non riuscivano ad arrivare a un accordo economico (poi trovato) che andasse bene a entrambe, mentre per lei non ci hanno pensato un secondo. Decisivo il desiderio di conquistare una fetta sempre più importante del mercato asiatico, il più ricco e ambito in assoluto. Basta vedere l’esempio di Li Na, che dopo essere diventata la prima cinese a vincere uno Slam ha visto lievitare da 2 a 20 milioni di dollari i suoi guadagni fuori dal campo, e continua a incassare oltre dieci milioni a oltre quattro anni dal ritiro, oppure quello di Nishikori, che dalle aziende riceve circa 30 milioni all’anno, secondo soltanto a Roger Federer. Quello proposto da Adidas alla Osaka è il terzo contratto più ricco nella storia del tennis femminile, secondo solo agli accordi di Nike con Serena Williams (circa 18 milioni annui) e Maria Sharapova, e le permetterebbe di entrare di prepotenza fra le star dello sport mondiale. Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla rivista economica Forbes, fra le dieci sportive più pagate otto sono tenniste. Uniche eccezioni nella top-10 la stella Indiana del badminton P.V. Sindhu (7°) e la statunitense Danica Patrick (9°), ex pilota di Nascar. Maria Sharapova ha comandato la classifica per 11 anni di fila, prima che nel 2016 il caso Meldonium, e la conseguente perdita di parecchi sponsor, le costasse la vetta, scippatale da Serena. Scalzare la Williams da lassù non sarà semplice, ma presto Naomi ci potrebbe provare. E vendicarsi per il modo in cui Serena ha rovinato la sua festa Slam.