L’ormai ex giocatore argentino condanna duramente la decisione di Juan Martin di non giocare il primo turno di Davis 2014 contro l’Italia… di GIORGIO VALLERIS
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di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

David Nalbandian non è mai stato uno con troppi peli sulla lingua. Anzi, ha sempre detto quello che pensava, anche quando questo gli è costato un po' troppo caro. E oggi che è praticamente un ex giocatore si toglie qualche sassolino dalla scarpa, commentando la la scelta di Juan Martin Del Potro di non giocare il primo turno di Davis 2014 contro l'Italia. Decisione che il gigante di Tandil aveva motivato con una LETTERA al numero uno della federtennis albiceleste nei giorni scorsi.

 

Scontro diretto tra Del Potro e Nalbandian a Parigi Bercy nel 2008

 

"Non capisco i motivi per i quali ha rifiutato la convocazione. E' una scelta da deplorare" commenta senza mezzi termini David che prosegue: "ovviamente ho letto la lettera perché è stata pubblicata ovunque, anche se la cosa non mi riguarda più direttamente visto che sono un ex giocatore". Eppure, lui che è sempre stato così legato ai colori della sua squadra, rincara la dose: "Aver saltato le partite di Davis non l'ha aiutato ad arrivare fino al numero 5 del mondo"

 

Nalbandian, che nelle scorse ore  ha sconfitto Nadal nella "sua" Cordoba per 6-4 7-6 nel primo dei due match con i quali ha deciso di salutare il tennis, coglie anche l'occasione per smentire le voci circolate in Argentina secondo cui potrebbe disputare il doppio di Davis contro gli azzurri nel primo turno dell'edizione 2014 che si disputerà tra fine gennaio e i primi di febbraio. "Ormai sono un ex giocatore e non ho più il ritmo partita".