Mentre l’Atp cerca soluzioni per migliorare le condizioni dei giocatori fuori dai primi 100, Sumit Nagal torna sull’argomento e spiega nel dettaglio i costi da sostenere per continuare a frequentare il tour

Il tennis è uno sport per ricchi. Sicuramente oggi questo clichet vale meno di un tempo ma, a qualunque livello, allenarsi con frequenza e competere in tornei – che siano di quarta, terza, seconda categoria o junior – richiede una buona disponibilità per sobbarcarsi trasferimenti e vitto e alloggio, laddove serve.

Non è una novità che l’avventura professionistica porti tutto all’estremo, poiché gli spostamenti sono da una nazione all’altra, spesso da un continente all’altro, e la cosiddetta ospitalità, nei tornei di grado inferiore, non è poi così scontata.

Il giocatore indiano Sumit Nagal, attuale numero 170 delle classifiche, con un best ranking al 122, è tornato sull’argomento dopo che aveva fatto scalpore una sua recente dichiarazione in cui affermava di avere non più di 900 euro sul conto.

L’intento era quello di sensibilizzare gli organi che dirigono il tennis, anche se negli ultimi anni qualche mossa è stata fatta, a cominciare dal progetto Baseline, che ha stabilito un salario minimo annuo di 300.000 dollari per i 100 tennisti al mondo, 175.000 per chi staziona tra la posizione 101 e la 175 e 75.000 per chi rientra tra la posizione 176 e la 250. Non si tratta di un’elargizione ma di un’integrazione, poiché stabiliti questi compensi per fascia, chi non li raggiungerà avrà diritto a una compensazione da parte dell’Atp, mentre chi guadagnerà la cifra indicata o oltre, non otterrà nulla.

Nagal è ora tornato sull’argomento, denunciando nel dettaglio i costi che deve sostenere un giocatore del suo livello. “Il tennis è uno sport divertente”, afferma. “Si può spendere quanto si vuole. Innanzitutto, bisogna capire qual è il budget a disposizione per un allenatore di tennis. Se hai un po’ di soldi in più, allora puoi coinvolgere un preparatore fisico. Dopodiché un fisioterapista e, nel caso, addirittura un medico. Sto solo facendo un esempio, quindi tutto dipende dal tipo di budget che hai”.

“Puoi spendere quanto vuoi perché ci sono allenatori che vi costeranno, ad esempio, 2.000 o 3.000 euro a settimana. E poi ci sono allenatori che costano 7.000 euro a settimana. Quindi tutto dipende da quanto puoi permetterti. Ci sono allenatori che fatturano oltre 10.000 euro a settimana e che allenano i primi 20 giocatori. I loro allenatori chiedono quasi 300.000-400.000 dollari all’anno per un contratto. Quindi tutto dipende da chi sei, da dove vivi e dal budget che hai. Io ho speso dai 120.000-180.000 dollari all’anno“.

Sumit in carriera è entrato in tabellone solo tre volte in un torneo dello Slam. Allo Us Open 2019, dove perse al primo turno da Roger Federer, all’Us Open dell’anno successivo, dove sconfisse l’americano Klahn per poi scontrarsi al secondo turno con Thiem, e all’Australian Open 2021, dove perse all’esordio da Ricardas Berankis.

Nagal, 26 anni, professionista dal 2015, in carriera ha guadagnato 710.947 dollari.