Nel giorno del suo ritiro, Andre Agassi deteneva il primato dei titoli Masters 1000 (17). Per sua sfortuna, è arrivata una generazione di fenomeni che gli ha scippato un record dopo l'altro. È inevitabile fare un paragone, in questi giorni, tra il Kid di Las Vegas e Rafael Nadal. Battendo Grigor Dimitrov nei quarti a Shanghai, lo spagnolo ha raccolto la vittoria numero 870 nel circuito ATP, appaiando Agassi al sesto posto All-Time (limitandoci all'Era Open). Per Rafa potrebbe essere la settimana dei record: dovesse vincere il torneo, metterebbe una seria ipoteca sul n.1 ATP di fine anno (a nove anni dalla prima volta), anche se il piazzamento di Federer in semifinale tarderà la certezza matematica. Ma non basta: in caso di vittoria, tornerebbe al comando tra i plurivincitori nei tornei Masters 1000. In questo momento, Rafa condivide il primato con Novak Djokovic (30 titoli a testa). Nadal ha centrato la Final Four superando il bulgaro col punteggio di 6-4 6-7 6-3. “È stata una partita molto dura, abbiamo giocato entrambi ad alti livelli. Oggi le condizioni erano ben diverse rispetto ai due match precedenti. Siamo stati entrambi molto concentrati e abbiamo servito bene. Si è deciso tutto in pochi punti, in cui avrebbe potuto succedere di tutto”. Nadal aveva dovuto faticare molto per battere Dimitrov nella semifinale dell'Australian Open, poi si era ripetuto la scorsa settimana a Pechino. Al Qi Zhong Stadium ha fatto valere un notevole stato di forma.
I DOPPI FALLI DI DIMITROV
Per centrare la finale, se la vedrà (ore 10.30, Sky Sport 2) con Marin Cilic. “È sempre molto pericoloso e penso che la superficie gli possa dare una mano. Il campo è molto veloce, e lui è in grado di fare male con i colpi da fondocampo. Dovrò restare concentrato al mio servizio, essere aggressivo e impedirgli di colpire da posizione comoda”. Rafa è imbattuto da 15 match: da quando ha (ri)conquistato la ledership ATP, non ha più perso. Contro Dimitrov poteva chiudere in due set, quando si è trovato avanti 4-2 nel tie-break del secondo. Con le spalle al muro, il bulgaro ha raccolto cinque punti di fila. Il match avrebbe potuto girare definitivamente sul 2-2 al terzo, quando “Grisha” ha avuto un'importante palla break. Nadal l'ha annullata da campione, con un gran rovescio incrociato. Nel game successivo, ha approfittato di due doppi falli e ha preso lo slancio decisivo. Come detto, in semifinale troverà Marin Cilic, uscito vincitore da un match di routine contro Albert Ramos Vinolas (6-3 6-4 lo score). Sarà il sesto scontro diretto, con Nadal avanti 4-1: Cilic ha vinto il primo, l'unico a giocarsi in Asia (Pechino 2009), ma da allora Rafa non ha più avuto problemi. Tornando a parlare di storia, agganciato Agassi, Nadal ha John McEnroe nel mirino: Mac è a quota 877. Certo, gli altri sono ancora lontanucci. Ma vedi questo Nadal e pensi che potrà andare avanti ancora a lungo.
Rafael Nadal (SPA) b. Grigor Dimitrov (BUL) 6-3 6-7 6-4
Marin Cilic (CRO) b. Albert Ramos (SPA) 6-3 6-4
Juan Martin Del Potro (ARG) b. Viktor Troicki (SRB) 4-6 6-1 6-3
Roger Federer (SUI) b. Richard Gasquet (FRA) 7-5 6-4
ERA OPEN – I PLURIVINCITORI
Jimmy Connors – 1256
Roger Federer – 1122
Ivan Lendl – 1068
Guillermo Vilas – 929
John McEnroe – 877
Rafel Nadal – 870
Andre Agassi – 870