Lo spagnolo si aggiudica il torneo di Doha battendo in finale Monfils e supera il Kid di Las Vegas nel numero di tornei vinti. Ed è a una sola lunghezza da Vilas.
La gioia di Rafael Nadal: non aveva mai vinto a Doha

Di Cosimo Mongelli – 5 gennaio 2014

 
Nadal più forte di Agassi? Lo sapevano tutti, ma adesso lo conferma un altro numerino. La vittoria a Doha (6-1 6-7 6-2 a Gael Monfils) regala a Rafa il titolo numero 61, uno in pù del Kid di Las Vegas. Ma per sollevare le braccia al cielo nella serata qatariota, lo spagnolo ha dovuto sudare parecchio. Era prevedibile: si è presentato con pochi allenamenti sulle spalle, tanto da soffrire le pene dell'inferno per avere la meglio su Gojowczyk. Dall'altra, fresco come una rosa, Gael Monfils, che in semifinale aveva passeggiato su Florian Mayer. E poi ci sono i precedenti: lo spagnolo è avanti 8 a 2, ma le uniche due vittorie del francese sono avvenute proprio su questi campi e proprio in questo torneo. Tuttavia, bastano poco meno di 25 minuti a Rafa per riportare tutti alla nuda e cruda realtà. Avanti 5 a 0 e quindi, dopo il primo eroico game messo in tasca da Monfils, 6 a 1. Nemmeno una lezione di tennis, forse più assimilabile al rubare caramelle ad un bambino. 70% dei punti conquistati e nessun segno di vita da parte del francese. Troppo surreale per essere vero. Nel secondo set, per la gioia degli astanti, si comincia ad assistere ad un vero incontro. Monfils tiene il servizio d'apertura, conquista il break alla prima occasione ottenuta nell'incontro e lo mantiene con autorità fino al 3-0. Con tale dose di fiducia iniettata nelle vene, Monfils non si fa nemmeno scalfire dall'emozione, quando concede due palle per il controbreak sul 3 a 1, prima annullandole e poi chiudendo il game con un dritto che scatena plausi a scena aperta.
 
Ma a volte basta un punto, un solo punto per far svoltare un incontro. E quel che avviene sul 4 a 2 e 40-30 per il francese. Comodissima volèe a campo aperto e palla scaraventata inopinatamente fuori. Inevitabile che arrivi di li a poco l'occasione per Rafa. La prima sfuma, ma la seconda è quella buona. E Rafa pareggia il conto dei break. A questo punto ci si aspetta che Gael affondi sotto il peso del macigno, ma così non è. Così come lo spagnolo, il francese non concede più occasioni e si giunge rapidamente al tie break. Tie break che ha il primo sussulto sul 3-2 Monfils, servizio Nadal. Lo spagnolo si fa sorprendere da un attacco del francese e lascia cadere fuori un disperato pallonetto. Mini break che Monfils difende coi denti, portandosi sul 6 a 3 e tre set point. Il terzo sul proprio servizio. Portato a casa con un ace. Terzo e decisivo set. Subito occasioni per Rafa sull'1 a 0: due palle break che Monfils annulla senza timore alcuno. Anche Nadal fatica a tenere i propri turni di servizio. C'è la sensazione che il primo a sbagliare perderà l'incontro, senza possibilità di rimediare. A immolarsi è Monfils. Perde il servizio con un paio di banali errori e nel turno seguente riesce, per merito di un rabbioso Nadal, a sprecare tre palle consecutive del controbreak e pure una quarta. Rafa è ormai una furia. Saetta i pugni grintoso e sudato come non mai. Siamo 4 a 1, sull'incontro scorrono oramai i titoli di coda e le luci in sala si riaccendono di lì a poco: titolo numero 61 per Rafa. Primo torneo dell’anno, primo trofeo. La leadership ATP sembra sempre più al sicuro. Ottima prova da parte di Monfils, almeno nel secondo set. Tra infortuni e propositi di ritiro, un giocatore come lui è un elemento decisamente prezioso nel panorama ATP.
 
ATP DOHA – FINALE
Rafael Nadal (SPA) b. Gael Monfils (FRA) 6-1 6-7 6-2
 
TITOL NEL CIRCUITO ATP

1 – Jimmy Connors 109
2 – Ivan Lendl 94
3 – John McEnroe 77
4 – Roger Federer 77
5 – Pete Sampras 64
6 – Bjorn Borg 62
7 – Guillermo Vilas 62
8 – Rafael Nadal 61
9 – Andre Agassi 60
10 – Ilie Nastase 57