di Giorgio Valleris – foto Ray Giubilo
Sette finali in otto anni, con sei vittorie già in tasca. Quello di Rafa Nadal al Roland Garros, più che un ciclo, somiglia tanto ad una dittatura. Non sanguinaria ma spietata, lo dicono i numeri. Col successo di oggi in semi sul connazionale David Ferrer, il maiorchino si è guadagnato la possibilità di entrare nella storia sportiva, quella con la “S” maiuscola. Come lui, sul mattone tritato di Bois de Boulogne, nessuno mai; il settimo sigillo (Borg è fermo a sei) è dietro l’angolo, ma per raggiungerlo Rafa dovrà superare un ultimo, insidioso ostacolo che porterà il nome di Novak Djokovic o quello di Roger Federer (in questo momento in campo nella secondo big match di giornata).
Troppo Nadal, anche per una tigre come Ferrer che oggi, al cospetto del ‘Re di Parigi’ è apparso quasi un gattino. Nei primi scambi l’equilibrio in campo è massimo e, sul 2-1 per Ferru, Rafa è costretto ad annullare una pericolosa palla break. Poi però il numero due del mondo cambia marcia. Prima pareggia i conti poi completa il sorpasso strappando il servizio all’avversario senza lasciargli nemmeno un 15. In un batter d’occhio vola sul 5-2 guadagnandosi la chance di servire per il set. Un’occasione ghiotta che Nadal sfrutta al meglio tenendo il servizio e chiudendo il primo set per 6-2 dopo 39 minuti.
Come sempre David tiene benissimo lo scambio da fondo ma oggi sembra balbettare un po’ al servizio. E Rafa ne approfitta subito brekkandolo nel terzo game della seconda partita e portandosi prima sul 2-1, poi sul 3-1. Altro gioco altro break. Proprio mentre si aprono i primi ombrelli sulle tribune, il 26enne maiorchino, per nulla sazio, sale su un rassicurante 4-1. Poi i teloni ricoprono il Philippe Chatrier e il match viene sospeso causa pioggia per circa tre quarti d’ora. Alle 15,15 si torna in campo. Ma nemmeno la pioggia è riuscita a bagnare le polveri del campione in carica che rientra subito in partita.
Sul 5-2 Rafa recupera un diagonale impossibile e si inventa un lungolinea vincente devastante che gli vale un doppio set point. E al secondo tentativo è di nuovo 6-2, proprio come nella prima frazione. Nel terzo set la musica non cambia: Nadal toglie la battuta al 30enne di Valencia nel game d’apertura e poi conferma il break allungando sul 2-0. Il “colpo di grazia” arriva poco più tardi quando il campione in carica conquista l’ennesimo break e si porta sul 4-1. Rien ne va plus. Nadal supera Ferrer in tre set per 6-2, 6-2, 6-1 dopo nemmeno due ore effettive di gioco.
“Guerriero”, “cannibale” o “re della terra”… gli aggettivi e i soprannomi si sprecano (e non potrebbe essere altrimenti) per un tennista che ha vinto sei delle ultime sette edizioni dello Slam francese. Raggiungere la finale del Roland Garros senza perdere nemmeno un set è già un’impresa al limite della fantascienza. Per Rafa Nadal da Manacor, l’appuntamento con la Storia è già fissato.
©2012 Il Tennis Italiano