L’australiano gioca un match fantastico e firma l’impresa: dopo quasi tre ore e mezzo batte il maiorchino annullando tre match point e vola in semifinale a Brisbane

Jordan Thompson profeta in patria. Il giocatore di Sydney batte Rafael Nadal con il punteggio di 5-7 7-6(6) 6-3 in poco meno di tre ore e mezzo di partita cancellando tre match point. L’australiano ha giocato un match notevole, aggressivo e propositivo dal primo all’ultimo punto. Aumentano i punti interrogativi per lo spagnolo in vista dell’Australian Open anche per un problema fisico all’inguine.

La partita è piuttosto intensa sin dai primi scambi: sin da subito si comprende che per Nadal non sarà una passeggiata come nel secondo set contro Thiem e come nel match di ieri contro Kubler. Thompson mette in campo un gioco sbarazzino e aggressivo, prendendo la rete appena possibile, specie nei suoi turni di battuta. Il primo a prendere un vantaggio è proprio l’australiano che nel settimo gioco strappa il servizio al maiorchino: lo spagnolo non riesce a incidere con il suo dritto giocando corto e alto e Thompson si appoggia alla grande, prendendo il controllo degli scambi. Quando l’occasione si fa più vicina, ecco che il numero 55 del mondo concede qualcosa: si fa immediatamente contro-breakkare e subisce un pesantissimo break sul 5-6 che gli costa il primo set. Due errori di rovescio e un doppio fallo condannano Thompson a perdere 7-5 un parziale ben giocato e nel quale per buoni brani è stato superiore a Nadal.

Nel secondo set il canovaccio è lo stesso, anche se diminuisce l’intensità e il livello di gioco. Entrambi hanno delle chance a inizio set: prima Thompson sull’1-1, non riuscendo a sfruttarla per il pressing da fondocampo di Nadal, poi Rafa sul 2-1 ha ben tre palle break, ma l’australiano si salva bene affidandosi alla prima di servizio e ai colpi di inizio gioco. La pressione si fa sentire per Thompson sul 4-5: lo spagnolo mette grande peso con due risposte e il tennista aussie commette un grave errore di rovescio. Si arriva così al match point per Nadal, ma il maiorchino sbaglia una veronica a chiudere non difficile dopo un meraviglioso pallonetto in corsa. Nel tiebreak Nadal scappa subito via sul 3-0 con due passanti fantastici. Quando tutto sembra chiuso per l’australiano, ecco che arrivano due grandi risposte per recuperare i due mini-break di ritardo. Il 22 volte campione Slam decide quindi di giocare più accorto e conquista così due punti preziosi. Il secondo match point è ancora sprecato malamente da Nadal con un dritto in corridoio. Thompson gioca con coraggio e annulla anche il terzo con un dritto lungolinea fantastico. L’australiano, galvanizzato dai punti precedenti, si inventa una prodezza nel punto del 7-6: recupero in avanzamento e volée quasi in tuffo per prendersi il set point. Thompson non ha paura e chiude con lo smash a rimbalzo, portando tutto al terzo set.

Più il match si allunga e maggiori sono le chance per Thompson: è l’australiano a strappare il servizio a Nadal nel quarto gioco grazie a una bella risposta anticipata di rovescio e uno scambio vinto pressando a tutta con il suo dritto. Il peso della durata dell’incontro si fa sentire sul fisico dello spagnolo che esce dal campo nel cambio campo sul 4-1 per farsi trattare nella zona tra la coscia e l’inguine. Le facce nel suo angolo sono preoccupate, ma non sembra essere nulla di grave: lo spagnolo come al solito è caparbio, non si arrende e prova a restare agganciato alla partita. Thompson riesce a chiudere alla grande con uno scambio pazzesco e cade a terra, in estasi per l’impresa compiuta: domani troverà Grigor Dimitrov.