Rafa andrà in campo domani contro Ferrer per conquistare il suo 7° titolo nel Principato. Battuto un ottimo Murray dopo quasi tre ore…

Da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni

 

La notizia del giorno è che Rafa Nadal ha perso un set. Poi, di fronte a un Murray in buona giornata ma condizionato da un problema al gomito, dopo tre ore di tennis di alto livello, ha vinto comunque per 6-4 2-6 6-1 e andrà in campo domani contro il connazionale David Ferrer per conquistare il suo settimo titolo consecutivo a Monte-Carlo.

Dicevamo che la notizia è quel 6-2 in favore di Murray. Perché Rafa non cedeva un parziale al Country Club dalla finale del 2009 (con Djokovic) e non perdeva un set sulla terra dalla sfida con Almagro a Madrid dello scorso anno. In una giornata non particolarmente brillante, con più errori del solito e un atteggiamento un po’ troppo passivo per gran parte della partita (persino alcuni tifosi lo invitavano durante il match a essere più aggressivo), Nadal se l’è comunque cavata perché alla fine lo scozzese non ne aveva più. E’ stato chiaro da un paio di colpi in avvio di terzo parziale: prima uno smash quasi steccato sul quale lo spagnolo si è esibito in un bel recupero; poi un rovescio giocato con palese ritardo e finito tristemente in rete.

Per due ore e trenta, però, in precedenza, si era visto un Murray in grado non solo di tenere testa all’avversario, ma addirittura di metterlo sotto in più di una occasione, facendo vedere ottime cose anche con il diritto. Sapeva di dover essere aggressivo, il britannico, e ha spesso tenuto in mano il pallino del gioco decidendo nel bene e nel male l’esito del confronto. Andy è stato bravo a rimontare da 1-4 a 4-4 nel primo set, ha retto alla grande in avvio di secondo togliendo addirittura per tre volte il servizio all’avversario, ma una volta giunto al terzo ha accusato ancora problemi al gomito, tanto da essere costretto a chiamare il fisioterapista. Andy è rimasto in campo ma era chiaro che non avrebbe più potuto essere competitivo, di fronte a un Nadal che nel frattempo, visto lo spiraglio di luce in una giornata difficile, ci si era buttato come solo lui sa fare.

Per lo spagnolo questa partita è da una parte un’indicazione positiva, dall’altra un campanello d’allarme. E’ una indicazione positiva perché Rafa è stato comunque capace di vincere dando il meglio in una giornata in cui non era chiaramente al top. E’ un campanello d’allarme perché se un Murray un po’ acciaccato riesce a tenerlo in campo per tre ore mettendolo sotto diverse volte, vien da chiedersi cosa potrà fare Djokovic, che qui non c’era ma che nel 2011 non ha ancora perso una partita.

 

Domani in finale Nadal parte ovviamente favorito, ed è difficile pensare che possa pagare in qualche modo le tre ore giocate oggi. Ferrer non ha il tennis di Murray (o di Djokovic) e per battere Rafa sulla terra ha bisogno di giocare una partita quasi perfetta. O di trovare un Nadal sottotono. I precedenti parlano di un bilancio di 11-4 per il maiorchino (ma è 8-1 sulla terra e l’ultimo ko è datato 2004). L’ultima sfida, in Australia, ha premiato Ferrer, ma qui sarà probabilmente un’altra storia.

 

Murray: "posso fare meglio"

“E’ stata una giornata difficile per me – ha detto Murray –. Fino alle 15 non sapevo se avrei giocato o meno (infatti il britannico è entrato in campo con 20 minuti di ritardo, ndr). Ho fatto un’iniezione di cortisone al gomito prima dell’incontro e questo mi ha consentito di giocare. Non ho mai avuto problemi col gomito prima d’ora. Ieri, all’inizio del secondo set ho avvertito qualcosa, stamattina non potevo servire dal dolore, dunque avevo bisogno di quell’iniezione per giocare. Non ho sentito nulla per due ore e mezzo, ma ero comunque nervoso perché sapevo di avere qualcosa che non andava. Infatti nel terzo il dolore è tornato. E’ stato un buon match ma sarebbe potuto andare meglio, ho fatto il massimo per oggi, ma di sicuro posso dare di più. E’ bello sapere che puoi giocare a questo livello sulla terra, ma per battere Nadal devi giocare ogni punto al massimo. Del resto è il migliore giocatore del mondo, e ci sarà pure un motivo. Di sicuro lui andrà a migliorare nelle prossime settimane, dunque per batterlo bisognerà fare altrettanto”.

 

Nadal: "buon match, ma un po' l'ho aiutato"

“E’ stata una bella vittoria contro un giocatore molto forte. Però devo ammettere che, se sono contento del risultato, lo sono un po’ meno del gioco. Spesso i miei colpi erano troppo corti, soprattutto nel secondo set, e di certo in qualche modo l’ho aiutato. Ci sono stati alcuni game molto lunghi, eravamo stanchi entrambi ma è normale, è stata una partita molto dispendiosa sotto il profilo fisico. Penso che Andy possa giocare bene su tutte le superfici, non solo sul veloce. E oggi lo ha dimostrato. Non ho deciso io di aspettarlo per venti minuti, ma se avessi dovuto farlo non ci sarebbe stato alcun problema, lo avrei atteso comunque”.