Esordio con rischio per Rafael Nadal a Indian Wells. Contro Radek Stepanek doveva essere un match di routine, invece si è trasformato in un incubo. Il numero 1 ATP è stato ad un passo dal burrone prima di imporsi con il punteggio di 2-6 6-4 7-5. Poco incisivo nei colpi da fondocampo, ha perso nettamente il primo set e ha sofferto parecchio in avvio di secondo. Il ceco ha giocato senza pressione e il suo tennis pungente andava a nozze con le palle di Nadal, corte e attaccabili. Ma nel momento del bisogno, Rafa ci ha messo il cuore e ha trovato il break che gli ha permesso di allungare la sfida. Grandi emozioni nel terzo: Rafa volava subito 1-0 e servizio, ma Stepanek lo riprendeva subito. Grande paura sul 2-3, quando lo spagnolo ha dovuto rimontare da 0-40 per la gioia del patron Larry Ellison, autore di un tifo quasi da stadio. La terza palla break è stata cancellata da un gran passante di rovescio al termine di uno scambio mozzafiato. In un clima elettrico (c'era quasi il tutto esaurito), Stepanek è rimasto in partita fino al 5-4 in suo favore, ma Nadal ha cambiato marcia nell'undicesimo game, prendendosi il break decisivo di pura rabbia. Il ceco aveva rimontato da 15-40, ma poi ha perso la misura del dritto e ha ceduto dopo due ore e ventitrè minuti. Nadal ha chiuso con 21 vincenti e 22 errori gratuiti, ma è stato pessimo con la seconda di servizio (appena il 39% di trasformazione). Va poi detto che Rafa, solitamente un cecchino, ha trasformato appena tre palle break su dieci (anche se i pasticci si sono concentrati quasi esclusivamente nel primo set). Al prossimo round se la vedrà con Alexandr Dolgopolov nel replay della finale di Rio de Janeiro. Per vincere, dovrà assolutamente alzare il livello. Applausi a scena aperta per Stepanek, capace di scendere a rete in ben 38 occasioni (intascando 23 punti). Avrebbe vinto contro chiunque: ma dall'altra parte non c'era "chiunque". C'era Rafa Nadal.Esordio con rischio per Rafael Nadal a Indian Wells. Contro Radek Stepanek doveva essere un match di routine, invece si è trasformato in un incubo. Il numero 1 ATP è stato ad un passo dal burrone prima di imporsi con il punteggio di 2-6 6-4 7-5. Poco incisivo nei colpi da fondocampo, ha perso nettamente il primo set e ha sofferto parecchio in avvio di secondo. Il ceco ha giocato senza pressione e il suo tennis pungente andava a nozze con le palle di Nadal, corte e attaccabili. Ma nel momento del bisogno, Rafa ci ha messo il cuore e ha trovato il break che gli ha permesso di allungare la sfida. Grandi emozioni nel terzo: Rafa volava subito 1-0 e servizio, ma Stepanek lo riprendeva subito. Grande paura sul 2-3, quando lo spagnolo ha dovuto rimontare da 0-40 per la gioia del patron Larry Ellison, autore di un tifo quasi da stadio. La terza palla break è stata cancellata da un gran passante di rovescio al termine di uno scambio mozzafiato. In un clima elettrico (c'era quasi il tutto esaurito), Stepanek è rimasto in partita fino al 5-4 in suo favore, ma Nadal ha cambiato marcia nell'undicesimo game, prendendosi il break decisivo di pura rabbia. Il ceco aveva rimontato da 15-40, ma poi ha perso la misura del dritto e ha ceduto dopo due ore e ventitrè minuti. Nadal ha chiuso con 21 vincenti e 22 errori gratuiti, ma è stato pessimo con la seconda di servizio (appena il 39% di trasformazione). Va poi detto che Rafa, solitamente un cecchino, ha trasformato appena tre palle break su dieci (anche se i pasticci si sono concentrati quasi esclusivamente nel primo set). Al prossimo round se la vedrà con Alexandr Dolgopolov nel replay della finale di Rio de Janeiro. Per vincere, dovrà assolutamente alzare il livello. Applausi a scena aperta per Stepanek, capace di scendere a rete in ben 38 occasioni (intascando 23 punti). Avrebbe vinto contro chiunque: ma dall'altra parte non c'era "chiunque". C'era Rafa Nadal.