WIMBLEDON – Rafa non ama giocare col tetto chiuso, ma il centrale coperto gli ha consentito di ultimare il suo impegno in una giornata piena di pioggia. Kukushkin KO in quattro set.
Di Riccardo Bisti – 28 giugno 2014
Deve esserci un motivo se Brad Gilbert è stato uno dei coach di maggior successo. Durante la partita tra Rafael Nadal e Mikhail Kukushkin, giocata sotto il tetto di Wimbledon, ha detto che un break dello spagnolo avrebbe cambiato tutto. Un break avrebbe fatto scomparire i nervi di Rafa, il suo gioco sarebbe diventato più offensivo, e l’avversario avrebbe perso colpi. E’ andata proprio così. E si spiega il 6-7 6-1 6-1 6-1 con cui lo spagnolo è volato negli ottavi di Wimbledon, dove attende il vincitore del baby-match tra Nick Kyrgios e Jiri Vesely, sospeso a causa della pioggia come tutti gli altri match sui campi secondari. E così il tetto tanto temuto da Rafa gli ha dato una mano, permettendogli di ultimare il suo impegno in una giornata ad alto rischio. Alle 18.30 italiane, si erano giocati appena 20 minuti e non si era concluso neanche un set. Kukushkin è partito forte, ha giocato con grande aggressività e non ha concesso nulla nei turni di servizio. Approfittando di qualche errore di Rafa (e un servizio così così nel tie-break) si è preso il primo set. Nadal è uscito dal campo, e al rientro è stato un match completamente diverso. Aggiustato il mirino, ha ritrovato incisività al servizio (molto meglio anche con la soluzione centrale). Sotto gli occhi di David Beckham, ha lentamente avanzato la posizione in risposta fino a trovare un ottimo feeling. Il game del 2-1 nel secondo gli ha spalancato le porte del successo.
PARTENZE AD HANDICAP E RICORSI STORICI
Da quel momento avrebbe perso soltanto due game, e in entrambi si era portato a palla break. Numeri di un dominio sempre più evidente, frutto di uno straordinario bilancio tra colpi vincenti (41) ed errori (12). Nel terzo set si è esaltato, estraendo dal cilindro un punto di rara bellezza, uscendo da una posizione difensiva e trovando un dritto vincente in corsa, di quelli che finiscono nelle clip su Youtube. Tuttavia, Nadal ha impressionato col rovescio. Ha tirato il primo vincente in avvio di secondo, ma è via via diventato più profondo e aggressivo. Secondo Steve Tignor, guru del giornalismo americano, a tratti ha ricordato il super Nadal del 2008. Tuttavia va detto che sta lasciando per strada un po’ troppi set: ha ceduto il primo set in tutte le tre partite giocate, e gli era successo anche negli ultimi tre incontri a Roland Garros. Più si va avanti, e più le partenze ad handicap potrebbero essere rischiose. Tuttavia, Nadal sembra sempre più vicino alla forma migliore. E in tutta la sua carriera, ogni volta che ha raggiunto la seconda settimana a Wimbledon è arrivato perlomeno in finale. Corsi e ricorsi storici che gli rendono più dolce un curioso sabato di pioggia sotto al tetto.
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