dalla nostra inviata a Roma, Roberta Lamagni – foto Getty Images
Non sarà più il Nadal di una volta, l’instancabile e incontenibile mattatore sul rosso, ma quello di scena oggi sul Centrale degli Internazionali d’Italia non è niente male.
L’impegno non era dei più facili: quel Nick Kyrgios dannatamente talentuoso e spregiudicato ma anche volubile e intermittente, per fortuna di Rafa. Gioco d’anticipo, varietà di angoli e soluzioni, velocità di braccio “al naturale”, con seconde di servizio a ridosso dei 200 km/h. Le potenzialità di Nick, quanto a tecnica e carisma, non sono una scoperta.
Insomma, tutte le premesse per un match emozionante, come poi è stato.
Un primo set in cui il bad boy australiano ha controllato le bizzarrie, recuperando un break subito a inizio partita e portandosi avanti con lucidità e muscoli nel tie-break. Fin lì la parte buona del talento. Poi una lunga pausa, in cui il Nino da grande stratega si è insinuato e su cui ha costruito la rimonta.
Un medical time out chiamato da Kyrgios per un trattamento al bacino (fastidio che aveva già manifestato nel match contro Raonic) ma nessuna distrazione da parte di Rafa, che rientrato in campo ha affondato il colpo, aggiudicandosi il secondo e breakkando astutamente alla prima occasione utile nel set decisivo.
Il rovescio di Nadal, di tanto in tanto, farà pure cilecca e il diritto potrà finire ancora corto, ma la grinta e la voglia di vincere non hanno mai subito infortuni. Una volta concesso il break nel terzo, il destino per lo sprovveduto era segnato.
"Oggi è stata una grande vittoria, sono soddisfatto. Dopo un primo set complicato sono stato solido, ho servito bene, non ho commesso molti errori". Naturale che ingolosirlo domandandogli di Parigi e della classifica. "Sto giocando bene, è vero, ma non penso a Parigi. Se continuo a giocare come ho fatto in queste ultime settimane sono sicuro che finirò l'anno in una posizione migliore". Sintetico ma incisivo.
La scalata del tabellone di Rafa ora prevede La Sfida contro Novak Djokovic, Bellucci permettendo.
Nella giornata di addio di Roger Federer, lascia Roma anche l’altro elvetico, Wawrinka, sconfitto a sorpresa da Juan Monaco. Ora l’argentino si giocherà l’accesso alla semifinale contro il lucky loser Pouille, vincitore su Ferrer.
A completare il quadro del pomeriggio infine un convincente Murray, che ha superato in due facili set Chardy e un imprevedibile Goffin, impostosi 60 60 su un incredulo Berdych.