da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni
Sarà pure un po’ sottotono, il torneo di Monte-Carlo di quest’anno, ma l’evento del Principato ha sempre qualcosa di speciale. L’atmosfera che crea il primo grande appuntamento della stagione sulla terra è per certi versi unica, malgrado non ci siano Federer, Del Potro e altri top players. Non c’è nemmeno, purtroppo, l’azzurro più in forma, perché Potito Starace è rimasto fuori di un solo posto dal main draw e non ha potuto giocare le qualificazioni visto che era impegnato nelle semifinali di Casablanca. In compenso per l’Italia (che nelle quali non aveva nessun elemento in gara), in tabellone Seppi, Fognini e Bolelli. Proprio il bolognese ha proseguito sul Centrale del Country Club il suo momento negativo, cedendo in due set a un Andreev tutto sommato abbordabile. Simone è stato avanti di un break nel secondo parziale (3-1) ma non ha trovato l’acuto decisivo per portare al terzo un confronto giocato in condizioni difficili, con molto vento che disturbava i due rivali. Ci ha pensato Seppi a salvare la baracca, anche se l’altoatesino ha approfittato del ritiro del belga Olivier Rochus dopo aver vinto per 7-6 il primo set. Resta da vedere (domani) il primo turno di Fognini, che non sarà al massimo dopo il problema al polso, e per giunta ha un avversario come Llodra che gli potrebbe dare fastidio. La giornata di oggi, intanto, ha promosso Nalbandian, Gasquet e Almagro, con quest’ultimo capace di salvare una partita che si era malissimo contro il tedesco Greul. Ha perso un set, invece, il figliol prodigo Gasquet, che tenta di dimenticare le sue ultime vicende extratennistiche ma ancora non esalta i suoi connazionali. Bene anche Gulbis, Berdych e il kazako di Bra Andrey Golubev, che dopo essersi qualificato ha superato il francese Chardy.
Intanto, nelle interviste di inizio torneo l’argomento è quasi solo uno: Rafa Nadal. Tutti devono, che lo vogliano o meno, parlare dello spagnolo che non vince un torneo da Roma 2009. Lo deve fare il suo connazionale Fernando Verdasco, così come il numero 2 del mondo Novak Djokovic.
Verdasco: “Per lui non è certo normale stare tanto tempo senza vittorie, dunque non si può dire che sia un periodo facile per Rafa. Detto questo, credo proprio che lui sia ancora fermamente convinto di essere il più forte sulla terra, e anche gli altri giocatori, me compreso, pensano la stessa cosa. Il fatto che ultimamente abbia perso qualche match di troppo a mio parere non intacca la sua leadership sul rosso. Ora forse, ciò che è cambiato è che i migliori pensano di poterlo battere ogni volta che ci giocano contro, mentre fino allo scorso anno sembrava quasi imbattibile sulla terra”.
Djokovic: “Voi (inteso come giornalisti, ndr) guardate troppo agli ultimi risultati negativi. Ma vi ricordo che Rafa lo scorso anno sulla terra ha perso due soli match, contro Federer e contro Soderling. Non c’è dubbio che sia ancora lui l’uomo da battere sulla terra. Per quanto mi riguarda, tenterò di dare il massimo per ottenere un buon risultato. La vera novità è che è terminata la mia collaborazione con Todd Martin. Semplicemente tenere due coach non ha funzionato, lui aveva poco tempo da dedicare a me e si è rivelato tutto troppo difficile. Abbiamo chiuso senza drammi, e ora lavoro di nuovo a tempo pieno con Vajda”.
Ma Rafa, invece, cosa ne pensa? “Nella seconda parte dell’anno scorso ho faticato, mentre in questo inizio di 2010 le cose sono andate meglio. Ho ripreso a sentire buone sensazioni, e sono sempre in campo per vincere il torneo. Se per gli altri è cambiato qualcosa non lo so, non dovete chiedere a me. Io so soltanto di poter essere competitivo, ma non invincibile. E del resto invincibile non lo sono mai stato, nemmeno nei momenti migliori. L’obiettivo principale? In questo momento è il mio esordio qui a Monte-Carlo, anche perché le grandi imprese passano sempre per tante piccole vittorie”.
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