di Daniele Rossi – foto Getty Images
La notizia è che c'è stata partita. La notizia è che è stata divertente e combattuta. La notizia è che per quasi un'ora e mezza si è rivisto un Roger Federer di grande livello. La non notizia è che ha vinto Rafael Nadal.
Nell'ultimo quarto di finale del Master di Cincinnati, quello che viene ancora definito il 'blockbuster match', è tornato finalmente a regalare emozioni e bel tennis, soprattutto grazie alla ritrovata verve dell'elvetico, lontano parente di quello lento e abulico visto sulla terra e ieri con Tommy Haas. Il problema è che la macchina di Roger continua ad avere il motore di una Lamborghini, ma con il serbatoio di una Giardinetta. Vale a dire che per un'ora e mezza Federer ha giocato da vero Federer, poi una volta calata la percentuale di prime, la reattività e la precisione col diritto, si è spenta la luce.
Chi invece ha il serbatoio ampio e bello carico è proprio Rafa. Sul cemento si sta rivelando una macchina da guerra. Chi l'avrebbe detto dopo quel disastroso Wimbledon?
La partita ha visto Roger faticare parecchio nel primo turno di battuta, per poi invece macinare game di servizio molto agili. Lo svizzero è determinato e reattivo, lo spagnolo invece sembra un pò sorpreso dallo stato di forma dell'eterno rivale. Rafa salva una palla break sul 2-1, ma sul 5-6 Roger se ne procura un'altra che equivale ad un set point. Federer martella il rovescio di Rafa e si prende il primo parziale per 7-5. Già una notizia, visto che i bookmaker davano la vittoria di Nadal in due set a 1.60.
Il maiorchino ovviamente reagisce e nel quarto gioco del secondo set si procura due palle break, ma Roger le annulla alla grande con altrettanti diritti vincenti. La parte centrale della seconda frazione è entusiasmante per la qualità di gioco, con un alcuni scambi di alta classe.
Sul 4-5 però, Roger commette un paio di errori gratuiti, concedendo il primo set point a Rafa, annullato dalla combinazione servizio-diritto-smash. Lo spagnolo passa al secondo, andando a segno con un diritto vincente.
E' lo spartiacque del match: Roger cede subito il servizio ad inizio del terzo e da lì sostanzialmente si chiudono i giochi. Nadal vola sul 3-0 e non concede più nulla. Anzi è Federer a dover salvare altre due palle break sull'1-4. L'elvetico avrà un ultimo sussulto d'orgoglio, annullando i primi quattro match point, ma serve solo a ritardare la vittoria dello spagnolo di qualche minuto.
Quello di oggi è stato probabilmente il miglior Federer del 2013, anche per la grinta e la determinazione mostrata durante tutto il match. Peccato che, come detto in apertura, ormai l'autonomia sia limitata e che i lampi di grande classe che solo lui è ancora in grado di mostrare, non siano sufficienti a battere i top player. Un viatico comunque positivo in vista degli Us Open.
Nadal invece si conferma in forma smagliante. Ha subìto l'inizio 'allegro' di Federer, ma sulla distanza ha saputo incassare e restituire, forte anche di un'evidente superiorità atletica.
In semifinale se la vedrà con Tomas Berdych, che da lunedì scavalcherà proprio Roger in classifica. Precedenti tutti a favore di Nadal: 14 a 3 con l'ultima vittoria del ceco risalente addirittura al 2006.
QUARTI DI FINALE
J Isner (USA) b. [1] N Djokovic (SRB) 7-6(5) 3-6 7-5
[7] J Del Potro (ARG) b. [Q] D Tursunov (RUS) 6-4 3-6 6-1
[6] T Berdych (CZE) b. [2] A Murray (GBR) 6-3 6-4
[4] R Nadal (ESP) b. [5] R Federer (SUI) 5-7 6-4 6-3
SEMIFINALI
J Isner (USA) vs [7] J Del Potro (ARG)
[6] T Berdych (CZE) vs [4] R Nadal (ESP)