“Non voglio parlare del ginocchio”. Lo aveva detto 24 ore prima, dopo il laborioso successo su Pablo Cuevas. “Di sicuro giocherò a Londra” aveva aggiunto Rafael Nadal. E invece, nel venerdì di Parigi Bercy, la doccia fredda. Lo spagnolo non è sceso in campo per i quarti contro Filip Krajinovic, regalando al serbo la prima semifinale Masters 1000 in carriera. La trasferta a Parigi ha comunque garantito a Nadal la certezza di chiudere l'anno al numero 1 ATP (è il più anziano di sempre a riuscirci), però la fasciatura al ginocchio destro, già comparsa a Shanghai, inizia a preoccupare. Il problema gli aveva già fatto saltare Basilea (con il quale aveva un contratto) e ora lo costringe a questo forfait, ad appena nove giorni dalle NITTO ATP Finals, unico grande torneo assente dal suo palmares. Ad oggi, la sua partecipazione a Londra sembra a rischio. “Per me è un giorno molto duro – ha detto Rafa ai giornalisti – e non è il momento giusto per parlare di Londra”. Il problema è localizzato al tendine rotuleo del ginocchio destro. Lo spagnolo ha specificato che questo tipo di dolori sono normali a fine anno. “Ho portato il mio corpo al limite, siamo a fine stagione ed è normale che queste cose succedano. Il ginocchio mi ha sempre creato qualche problema però, a volte, va un po' peggio. E oggi va peggio”. Ha poi aggiunto che nei prossimi giorni si sottoporrà a un trattamento che in passato aveva già funzionato. “Si tratta di una decisione dura, soprattutto pensando a quanto la città di Parigi sia stata importante nella mia carriera. In questo momento la questione non è se posso giocare a Londra: è una questione a lungo termine, e se vado avanti con questo dolore è chiaro che non posso giocare. La salute viene prima di tutto e spero di poter giocare a tennis il più a lungo possibile”.
I TIMORI DI FORGET
Ma se le parole di Nadal sono volutamente evasive, chi non ha interessi in merito è Guy Forget, direttore del Rolex Paris Masters. L'ex top-5 francese (che dirige anche il Roland Garros) ha ringraziato Nadal per lo sforzo di giocare a Parigi, ma ha aggiunto che ci sono “abbastanza dubbi” su una sua partecipazione a Londra. A quanto pare, Nadal si è presentato a Bercy senza essersi allenato sul campo. “Ha fatto tutto quello che ha potuto fino a quando non ce l'ha più fatta. Voglio fare i complimenti a Rafa per la sua umiltà, si è scusato almeno 10 volte per questo forfait come se fosse un bambino che aveva fatto una marachella”. Nadal ha avvertito dolore nella notte: il medico del torneo Bernard Montalvan lo ha trattato sia giovedì che nella mattinata di venerdì, ma a poche ore dal match Nadal è andato da Forget e gli avrebbe detto: “Non posso entrare in campo, non riesco nemmeno a muovermi”. Per il torneo è un duro colpo: Nadal era l'unico Fab Four in tabellone e, se non ci fosse la lotta per il Masters, lo scenario sarebbe piuttosto triste. Per questo, Forget ha ribadito che Parigi Bercy dovrebbe cambiare data, spostandosi a febbraio. La collocazione attuale, troppo a ridosso del Masters, lo rende troppo soggetto ai forfait dell'ultim'ora o a prestazioni poco convincenti di big. E alla lunga si paga.