Lo spagnolo esce subito di scena per mano di Dolgopolov che trionfa per 6-3 6-7 6-4. E’ il secondo ko contro l’ucraino in carriera ma soprattutto la conferma di una condizione ancora precaria… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

God save Nadal… Sul tappeto verde del Queen's aveva trionfato nel 2008. Tanto tempo fa, ma sembra addirittura sia passato un secolo … Rafa Nadal fuori al primo turno nel torneo londinese, una delle tappe d'avvicinamento principali sulla strada che conduce a Wimbledon. Merito del talentuoso ucraino Alexandr Dolgopolov che si è imposto sul maiorchino per 6-3 6-7 6-4.

 

Le colpe (evidenti) di un Nadal ancora fuori forma finiscono presto per lasciare spazio ai meriti di "Dolgo" che di fatto non ha mai perso il servizio per i primi due set sfornando anche ace a piene mani. A dire il vero, dopo aver dominato il primo set, Dolgopolov ha avuto la grossa chance di chiudere i conti nel tiebreak del secondo, ma la reazione di Nadal (e un po' di imprecisione e sfortuna da parte sua) hanno complicato il match.

 

E una sfida che sembrava già vinta poteva ribaltarsi quando, ad inizio del terzo e decisivo set, lo spagnolo trovava il break. Ma Nadal non è più (non ancora, almeno) quella macchina da guerra che era fino alla scorsa stagione e così l'ucraino è riuscito nell'immediato controbreak. Avanti 5-4, sul 30-30 Dolgopolov trova una sensazionale risposta di rovescio sul servizio di Rafa che gli consegna un prezioso match point, occasione trasformata con un bel passante, propiziato da una scellerata discesa a rete dello spagnolo che ha seguito un attacco tutt'altro che irresistibile. Un altro brutto scivolone dopo quello che gli aveva rifilato sempre sull'erba (ma di Halle) Dustin Brown lo scorso anno.

 

La "diagnosi" è sempre la stessa: i colpi di Nadal non sembrano più gli stessi, i suoi classici inside out pochi ma buoni (ma davvero troppo pochi). Un anno e mezzo dopo Indian Wells 2014, l'ucraino centra la seconda vittoria contro Rafa. Da parte sua il mancino di Manacor continua nel suo momento no (eccezion fatta per Stoccarda). A wimbledon nessuno si aspetta miracoli da lui che però, oltre al gioco, deve ritrovare convinzione e smalto. Di questo passo una clamorosa uscita dalla Top Ten sembra davvero vicina…