Nadal e le ginocchia al plasma
Un articolo apparso sul Daily Mail di lunedì afferma che il prodigioso recupero di Rafael Nadal dall'infortunio al ginocchio è stato possibile grazie all'utilizzo di macchinari hi-tech e a una terapia a base di PRP (plasma ricco di piastrine). In realtà, non è una notizia nuova. Anzi, lo spagnolo ha detto che in passato la combinazione aveva funzionato ottimamente, mentre nell'ultimo infortunio non è stato così. "I macchinari che ho in casa mi aiutano a restare in forma senza dover correre o fare qualcosa di simile. Ma non abbiamo ancora trovato la chiave per un pieno recupero. Devo lavorare per trovare qualcosa che mi aiuti ancora di più". Il trattamento PRP consiste nel prelevare un po' di sangue dall'atleta, metterlo in una centrifuga e poi reintrodurlo nella zona infortunata. Si tratta di un'operazione totalmente lecita, almeno dal 2011, quando la WADA l'ha eliminata dalle soluzioni proibite. Rafa sostiene che il ginocchio non sia al 100%, ma che non lo limita nei movimenti anche se ogni tanto gli fa male. "E' la cosa più importante: quando gioco, sono libero". In realtà, non è una notizia nuova. Anzi, lo spagnolo ha detto che in passato la combinazione aveva funzionato ottimamente, mentre nell'ultimo infortunio non è stato così. "I macchinari che ho in casa mi aiutano a restare in forma senza dover correre o fare qualcosa di simile. Ma non abbiamo ancora trovato la chiave per un pieno recupero. Devo lavorare per trovare qualcosa che mi aiuti ancora di più". Il trattamento PRP consiste nel prelevare un po' di sangue dall'atleta, metterlo in una centrifuga e poi reintrodurlo nella zona infortunata. Si tratta di un'operazione totalmente lecita, almeno dal 2011, quando la WADA l'ha eliminata dalle soluzioni proibite. Rafa sostiene che il ginocchio non sia al 100%, ma che non lo limita nei movimenti anche se ogni tanto gli fa male. "E' la cosa più importante: quando gioco, sono libero".