Rafa domina Ljubicic per 6-1 6-3. Facile Murray su Gil. Una splendida esibizione Djokovic-Stepanek è la miglior partita di giornata…

Da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni

 

Rafa Nadal continua a dominare e, con Federer eliminato, diventa ancora più favorito di quanto non fosse in precedenza per andare a prendersi il titolo numero 7 nel Principato.

Ivan Ljubicic, autore fino ai quarti di un ottimo torneo, ha retto due giochi (1-1 con break e controbreak), prima di subire un parziale mostruoso di Rafa, che è volato sul 6-1 concedendo le briciole all’avversario (12 punti in tutto, contro 33 dello spagnolo). Identica la musica nel secondo set: break al secondo gioco e poco altro da dire, per un incontro che ha avuto davvero poca storia. E’ finita 6-1 6-3 in un’ora e 20 minuti, con un piccolo rischio (se di rischio si può parlare) sul 5-3 e 15-40. Ljubo non ha sfruttato le due palle break e poco dopo ha stretto la mano al suo avversario.

Visto come Nadal sta macinando i rivali, sulla falsariga di quanto aveva già fatto lo scorso anno, vien da rivalutare la prova di Gasquet, che almeno per un set, nel turno precedente, lo aveva messo in difficoltà. Anche nel match tra l’iberico e Ljubicic il vento ha dato fastidio ai giocatori, ma Nadal sembra non patire nemmeno le condizioni atmosferiche, contrariamente a quanto accade a tutti gli altri.

 

Oggi era una giornata molto difficile per giocare a tennis – ha detto Rafa in conferenza stampa – e tutto sommato sono soddisfatto del mio match. In casi come questi, con così tanto vento, è difficile giudicare il proprio gioco. Conta vincere, l’ho fatto e va bene così. Il momento decisivo? Probabilmente quelle palle break annullate nell’ultimo game. Perché avrei dovuto giocare i successivi due game contro vento e sul 5-4, dunque non sarebbe stato semplice. La sconfitta di Roger? Ci può stare, Melzer è un buon giocatore e ha dei picchi di rendimento molto alti, anche se non è molto regolare nei risultati”.

 

In semifinale Nadal affronterà Andy Murray, che ha sbrigato la pratica Gil in un’ora e 12 minuti di gioco (6-2 6-1). Il primo portoghese a raggiungere i quarti in un Masters 1000 era probabilmente già abbastanza contento del suo torneo, e sulla sua strada ha trovato un Murray in buone condizioni. Lo scozzese è stato probabilmente avvantaggiato dalle condizioni di gioco più rapide del solito (col vento che aveva spazzato la terra del Centrale) ma anche in condizioni normali resta ovviamente molto superiore al suo avversario.

 

Nadal-Murray è una sfida intrigante anche se lo spagnolo parte nettamente favorito dalla superficie. Domani vedremo che valore avevano le parole del britannico, che si era detto consapevole di poter anche vincere il torneo. Se è stato soltanto un eccesso di spavalderia oppure una buona valutazione del proprio stato di forma, sarà Rafa a scoprirlo. I precedenti parlano di un 9-4 per lo spagnolo, con l’ultimo match sulla terra che, curiosamente, si è giocato proprio qui al Country Club nella semifinale del 2009, vinta da Nadal per 6-2 7-6.

 

Nell’altra semifinale, in campo Melzer e Ferrer, con l’austriaco chiamato a ripetersi dopo il successo odierno, in una partita che però nasconde molte insidie di fronte al pedalatore di Valencia. Ferrer, vincitore con un periodico 6-3 su Troicki, comanda 3-2 nei precedenti, ma Jurgen ha vinto gli ultimi due.

 

Il programma di domani si apre alle 11.15 con la semifinale di doppio tra i Bryan e la coppia polacca Fyrstenberg/Matkowski. Dalle 13, Melzer-Ferrer, mentre non prima delle 15 avremo il clou con Nadal-Murray. Chiusura ancora per il doppio, con la sfida Chela/Soares-Bopanna/Qureshi.

 

A fine giornata, la partita più bella e divertente del venerdì. Sul Campo dei principi si sono affrontati in una esibizione il grande assente di questa edizione del torneo, Novak Djokovic, e il ceco Radek Stepanek. Non è ben chiaro chi abbia vinto il set, ma i due si sono dimostrati davvero dei grandi intrattenitori, in un’ora di tennis degna delle esilaranti esibizioni di Noah e Bahrami.

Qualche perla in ordine sparso: un punto giocato ‘al buio’ con la testa avvolta nella maglietta, un ace di Stepanek messo a segno dopo aver lanciato in aria non meno di dieci palline contemporaneamente, un ace ‘annunciato’ di Nole e concesso da Radek, colpi (anche vincenti) sotto le gambe a non finire. Per finire con le solite imitazioni del serbo e con una serie di battute da fare invidia a tanti comici. Un’esibizione decisamente molto gradita dal pubblico (numeroso) che vi ha assistito. A dimostrazione che i tennisti di oggi (o almeno, alcuni di loro), pur essendo straordinari professionisti, sanno anche divertirsi e far divertire.

 

 


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