di Fabio Bagatella
Rio de Janeiero è alle spalle. A Buenos Aires Rafa Nadal è tornato a vestire in modo perfetto i panni del super-favorito. Quattro padroni di casa hanno provato a fermare la corsa del maiorchino, nessuno ci è riuscito. Lo spagnolo non ha perso neppure un set.
Nadal ha tremato solo in semifinale con Carlos Berlocq, quando – nel tie-break del primo set – l'argentino non ha concretizzato cinque set-points consecutivi sul 6-1. Senza considerare questo pariziale, negli altri sette set disputati Nadal ha perso in totale 13 giochi: quattro li ha conquistati il qualificato Facundo Arguello all'esordio, due Federcio Delbonis nei “quarti” e cinque Juan Monaco in una finale ritardata dalla pioggia. Quest'ultimo si è arreso 6-4 6-1, restando in partita sino al 3-3 quando ha perso il servizio. Nadal non ha concesso break-balls.
L'Atp 250 di Buenos Aires si conferma dunque terra di conquista iberica. L'ultimo successo non spagnolo risale al 2008 (David Nalbandian). Per Nadal è il primo trofeo dell'anno ed anche il primo trionfo nella capitale argentina, il 65° in carriera (93 finali), il 46° sulla terra battuta (meno tre dai 49 di Guillermo Vilas).
Il successo argentino permette inoltre a Nadal di staccare Pete Sampras e Bjorn Borg nel ranking dei tennisti più titolati dell'Era Open. Il record dello statunitense e dello svedese (64 titoli) viene superato da lmaiorchino, che – in questa speciale classifica – diventa quinto assoluto. Davanti allo spagnolo, Jimmy Connors (109). Ivan Lendl (94), Roger Federer (84) e John McEnore (77).
Per Juan Monaco, trionfatore a Buenos Aires nel 2007 e finalista nel 2009, è la 12esima finale Atp perduta. I titoli dell'argentino restano 8, l'ultimo nel 2013 a Dusseldorf. La finale casalinga permette comunque a Monaco di rientrare tra i top 50 Atp dopo quasi un anno di assenza.
Tre gli italiani in gara a Buenos Aires, Fabio Fognini (tds 4 e finalista 2014), Polo Lorenzi e il qualificato Marco Cecchinato. Gli azzurri sono stati eliminati tra il primo (Cecchinato) ed il secondo turno (Fognini e Lorenzi). Dopo il netto ko con Berloicq, 6-3 6-0 in meno di 60', il numero uno azzurro è stato accusato da un giornalista locale di aver giocato in Argentina solo per opportunismo,
foto: Atp Buenos Aires