Nadal-Djokovic: la finale della “fiducia”
Fiducia. E' il concetto chiave espresso da Rafael Nadal e Novak Djokovic alla vigilia della finale del Roland Garros. "Nole ha già ottenuto grandi risultati a Parigi, non è una novità che sia in finale – ha detto lo spagnolo – avrà una grande motivazione per vincere il suo primo titolo a Parigi. Ma allo stesso tempo anch'io ho pressione e fiducia per vincere per la nona volta". Rafa ha poi ribadito che la generazione di fenomeni che sta dominando il tennis da qualche anno è "in via d'estinzione. Saremo sostituiti, magari non accadrà da un giorno all'altro, ma prima o poi succederà". Da parte sua, Djokovic ha mostrato un certo ottimismo nonostante una semifinale giocata così così: "Essere stato vicino al successo negli ultimi due anni mi dà la giusta fiducia per potercela fare. Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi, perchè sappiamo quanto Rafa sia forte su questi campi. Averlo battuto nelle ultime due finali, tuttavia, è stato molto utile". Djokovic non ha voluto rivelare i dettagli del lavoro con il doppio coach Vajda-Becker. "Abbiamo degli accordi e rispettiamo una routine quotidiana. Ognuno sa di far parte di un team. E' tutto ok, anche se ci è voluto un po' di tempo per capire cosa funziona e cosa no".. "Nole ha già ottenuto grandi risultati a Parigi, non è una novità che sia in finale – ha detto lo spagnolo – avrà una grande motivazione per vincere il suo primo titolo a Parigi. Ma allo stesso tempo anch'io ho pressione e fiducia per vincere per la nona volta". Rafa ha poi ribadito che la generazione di fenomeni che sta dominando il tennis da qualche anno è "in via d'estinzione. Saremo sostituiti, magari non accadrà da un giorno all'altro, ma prima o poi succederà". Da parte sua, Djokovic ha mostrato un certo ottimismo nonostante una semifinale giocata così così: "Essere stato vicino al successo negli ultimi due anni mi dà la giusta fiducia per potercela fare. Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi, perchè sappiamo quanto Rafa sia forte su questi campi. Averlo battuto nelle ultime due finali, tuttavia, è stato molto utile". Djokovic non ha voluto rivelare i dettagli del lavoro con il doppio coach Vajda-Becker. "Abbiamo degli accordi e rispettiamo una routine quotidiana. Ognuno sa di far parte di un team. E' tutto ok, anche se ci è voluto un po' di tempo per capire cosa funziona e cosa no".