Vincendo la 12esima partita consecutiva, Rafael Nadal sembra essere tornato ai fasti di qualche anno fa, quando nei tornei sul rosso non ce n'era per nessuno. Kyrgios gioca con pigrizia, cede 6-3 6-1 e viene fischiato dal pubblico. Questa e le prossime settimane ci diranno se Nadal può ambire al numero 1 ATP a fine stagione.

Quando un match è molto atteso, raramente offre mezze misure. O rispetta le attese, oppure si rivela una gran delusione. Purtroppo per il pubblico di Madrid, il super-ottavo tra Rafael Nadal e Nick Kyrgios ha preso la seconda via. L'australiano ha deciso che non valeva la pena impegnarsi, mostrando una versione di sé prima mediocre, poi pessima, infine irritante. Si riassumono così i 72 minuti con cui Rafa si è preso i quarti, mantenendo la vigorosa imbattibilità stagionale sulla terra battuta. 12 partite, 12 vittorie, quasi sempre tutto facile. Contro Kyrgios si è imposto 6-3 6-1, mostrando un tennis ben più convincente rispetto a quello del giorno prima contro Fognini. Ma se l'azzurro era stato avversario vero, non si può dire altrettanto di Kyrgios, la cui resistenza è durata appena 20 minuti, il tempo necessario per mettere la freccia. Nel secondo set, Kyrgios staccava il cervello e gli ultimi game erano un triste scorrere verso la stretta di mano, peraltro accompagnati dai fischi del pubblico, innervosito dall'atteggiamento poco combattivo del canguro, oggi per nulla saltellante. “Penso di aver servito molto bene e aver commesso pochi errori – ha detto Nadal – sicuramente ho fatto un passo avanti rispetto a mercoledì. Vincere 6-3 6-1 è una buona notizia. Non è normale vincere in questo modo contro un avversario come Nick”. Vero, ma non contro questo Kyrgios, evidentemente poco interessato a ripetere l'exploit di due anni fa, quando nella notte del "Manolo Santana" batté nientemeno che Roger Federer. E' presto per parlare sul lungo termine, ma se Nadal dovesse raccogliere ancora tanti punti sulla terra battuta, potrebbe diventare il favorito per il numero 1 ATP di fine anno. Con Djokovic in enorme ritardo nella Race, Murray che sembra avere la testa altrove, e Federer che dovrà giocoforza giocare part-time (anche se dovrebbe essere a Parigi: pare che abbia chiesto 36 tubi di palle ufficiali del Roland Garros), Rafa ha raccolto tanto sul cemento e, se dovesse continuare a vincere sul rosso, magari intascando il decimo Roland Garros, potrebbe mettersi in ottima posizione.

SALTO INDIETRO NEL TEMPO
Nei quarti di Madrid, dove si è già imposto quattro volte, se la vedrà con David Goffin. Sarà il replay della semifinale di Monte Carlo, parzialmente falsata dal clamoroso errore di Cedric Mourier, ma comunque vinta agevolmente da Nadal. “Mi aspetto una partita difficile, contro uno dei migliori giocatori. Goffin è in gran forma, so di dover giocare al mio massimo livello, simile a quello di oggi o anche meglio – ha chiosato Nadal – penso che oggi dritto e rovescio abbiano funzionato bene, ma penso di avere margini per giocare meglio”. A parziale giustificazione di Kyrgios, la modesta preparazione con cui si è presentato a Madrid. Qualche settimana fa è scomparso il nonno, dunque è dovuto tornare in Australia per i funerali. “Stasera non mi aspettavo di battere Nadal – ha detto Kyrgios, solitamente molto sicuro di sé – non mi sono allenato, non ho realmente fatto nulla. Sono relativamente contento della mia prima settimana su terra perché ho vinto due partite e ho perso con Nadal, ma lui ha giocato bene e io ero lontano dalla mia migliore versione”. Dopo un iniziale scambio di break (3-1 Nadal, poi 3-2), un doppio fallo di Kyrgios sanciva il distacco definitivo. La dura sconfitta incassata a Wimbledon 2014, contro un giovanissimo e irriverente Kyrgios, non potrà mai essere cancellata. Ma non c'è dubbio che Nadal l'abbia assimilata bene. Con due successi, entrambi sul rosso, ha anche ribaltato il bilancio dei precedenti contro l'australiano. Ma questo conta poco: un po' per merito suo, un po' per demerito altrui, il Nadal del 2017 potrebbe riportare l'orologio rosso indietro di qualche anno, quando era pressoché imbattibile.

ATP MASTERS 1000 MADRID – Quarti di Finale
Dominic Thiem (AUT) vs. Borna Coric (CRO)
Pablo Cuevas (URU) vs. Alexander Zverev (GER)
Rafael Nadal (SPA) vs. David Goffin (BEL)
Novak Djokovic (SRB) vs. Kei Nishikori (GIA)