Lo spagnolo offre un'ottima versione di sé e lascia appena due game al numero 1 italiano. Nessun problema al ginocchio destro nonostante una fasciatura: Rafa correva come ai bei tempi e ha mostrato una notevole aggressività. Il suo bilancio ad Acapulco parla di 12 vittorie e 0 sconfitte. 

Nessuno chiedeva a Paolo Lorenzi di battere Rafael Nadal. Purtroppo, il 6-1 6-1 di qualche mese fa a Pechino era più vicino ai valori reali rispetto alla quasi-impresa di qualche anno fa a Roma, quando l'azzurro salì 7-6, 4-4 e palla del 5-4 nel catino del Foro Italico. Ma c'era curiosità nel vederlo all'opera ad Acapulco, contro un Rafa al primo impegno dopo l'Australian Open. Superato Mischa Zverev, lo spagnolo aveva lanciato un mini-allarme: aveva avvertito qualcosa al ginocchio destro. E non appena si tratta di ginocchio, con Nadal, bisogna mettersi sull'attenti. Per quanto Francisco Roig avesse minimizzato il problema, c'era un pizzico di apprensione. Alla vigilia del torneo, Rafa aveva detto che giocherà meno tornei per non faticare troppo e – di conseguenza – allungarsi alla carriera. Anche per questo, ha rinunciato al torneo di Rotterdam. Farsi male nel terzo impegno stagionale sarebbe stata una beffa. Per adesso, l'allarme è rientrato. Pur fasciato al ginocchio incriminato, Rafa ha giocato un'ottima partita, replicando in Messico il 6-1 6-1 rifilato in Cina al numero 1 azzurro.

IL BARICENTRO AVANZATO DI RAFA
Sostenuto a bordo campo da Carlos Moyà, ha mostrato una notevole rapidità di gambe. Se le gambe sono veloci, Rafa riesce ad essere aggressivo con i colpi da fondocampo. E per Lorenzi, generoso come sempre, non c'era nulla da fare. Paolo ha tenuto il primo turno di servizio, dopodiché ha perso cinque giochi di fila nel primo set e sei nel secondo. Rafa teneva un baricentro piuttosto avanzato e, non appena lo scambio glielo consentiva, picchiava duro con il dritto. Lorenzi si difendeva come poteva, ma non c'era nulla da fare. Come se non bastasse, il maiorchino è stato perfetto al servizio, cedendo appena 7 punti su 35. Per sfuggire al bombardamento, il senese si è presentato a rete in più occasioni, ma Rafa non gli ha concesso uno straccio di occasione. Il match è durato appena 66 minuti ed è la dodicesima vittoria di Nadal (su dodici partite) ad Acapulco. Il tabellone è amico di Rafa, che nei quarti se la vedrà con il giapponese Yoshihito Nishioka, protagonista a sorpresa. Al primo turno aveva eliminato Jack Sock (seconda sconfitta stagionale per l'americano), poi ha superato in tre set l'australiano Jordan Thompson.

ATP 500 ACAPULCO – IL TABELLONE