Si accende la polemica a distanza tra Roger Federer e Rafael Nadal. Nei giorni scorsi, lo svizzero aveva ribadito l'importanza di rispettare i tempi tra un punto e l'altro per evitare perdite di tempo e di spettatori. Federer non aveva fatto nomi, mentre Lukas Rosol (battuto da Nadal al secondo turno) aveva attaccato lo spagnolo, sostenendo che si prende anche un minuto senza che gli arbitri lo puniscano. Nadal è tornato sull'argomento ed è parso piuttosto nervoso. "Arriva un momento in cui la canzonetta ha stancato. Non credo di essere particolarmente indiziato per per questo motivo. Djokovic, forse, lo è anche più di me. Ci sono gli arbitri, lasciamoli lavorare. Non va bene andare dai giornalisti, mettere pressione e parlare sempre delle stesse cose". Nadal rifiuta il concetto secondo cui il tennis potrebbe perdere appassionati: "Due anni fa, il consiglio giocatori mi disse che era migliorato tutto: più sponsor, più soldi, più spettatori…c'era la crisi, ma il tennis ha continuato a crescere. Non so cosa sia successo negli ultimi due anni, ma certamente fino al 2012 c'è stata una crescita continua". In replica alle dichiarazioni di Federer, ha detto: "Ognuno porta il discorso dove gli conviene: è più semplice vederle dal lato più conveniente". Sulle frasi di Rosol, ha ribadito l'importanza del lavoro degli arbitri. "Se vado lento, che mi penalizzino. Se non vado lento, che non lo facciano. Non bisogna stupirsi se me ne sono andato dal consiglio dei giocatori". Nei giorni scorsi, lo svizzero aveva ribadito l'importanza di rispettare i tempi tra un punto e l'altro per evitare perdite di tempo e di spettatori. Federer non aveva fatto nomi, mentre Lukas Rosol (battuto da Nadal al secondo turno) aveva attaccato lo spagnolo, sostenendo che si prende anche un minuto senza che gli arbitri lo puniscano. Nadal è tornato sull'argomento ed è parso piuttosto nervoso. "Arriva un momento in cui la canzonetta ha stancato. Non credo di essere particolarmente indiziato per per questo motivo. Djokovic, forse, lo è anche più di me. Ci sono gli arbitri, lasciamoli lavorare. Non va bene andare dai giornalisti, mettere pressione e parlare sempre delle stesse cose". Nadal rifiuta il concetto secondo cui il tennis potrebbe perdere appassionati: "Due anni fa, il consiglio giocatori mi disse che era migliorato tutto: più sponsor, più soldi, più spettatori…c'era la crisi, ma il tennis ha continuato a crescere. Non so cosa sia successo negli ultimi due anni, ma certamente fino al 2012 c'è stata una crescita continua". In replica alle dichiarazioni di Federer, ha detto: "Ognuno porta il discorso dove gli conviene: è più semplice vederle dal lato più conveniente". Sulle frasi di Rosol, ha ribadito l'importanza del lavoro degli arbitri. "Se vado lento, che mi penalizzino. Se non vado lento, che non lo facciano. Non bisogna stupirsi se me ne sono andato dal consiglio dei giocatori"