Il problema al tendine del ginocchio non è grave e, soprattutto, non è niente di nuovo. Si tratta dello stesso fastidio avuto dopo Shanghai, frutto di una stagione lunga e faticosa. Però non è sicuro di giocare il Masters: mercoledì andrà a Londra, parteciperà al sorteggio, poi deciderà in extremis.

È iniziata una lotta contro il tempo. I fatti: vincendo il Masters 1000 di Parigi Bercy, Jack Sock si è aggiudicato l'ultimo posto utile per le NITTO ATP Finals di Londra. Beffato in extremis Pablo Carreno Busta, che però ha un'ultima speranza: un forfait in extremis di Rafel Nadal. Costretto al ritiro prima di giocare i quarti a Bercy, Rafa non ha confermato la sua presenza alle Finals. Nei giorni scorsi, il maiorchino si è recato nella clinica di Angel Ruiz Cotorro, a Barcellona, per valutare le condizioni del tendine rotuleo del ginocchio destro. L'esito è confortante: si tratta di un eccesso di stress, lo stesso problema avuto durante la stagione asiatica. Nulla di nuovo, dunque. E nemmeno di grave. Il problema è che manca meno di una settimana al Masters e non è detto che sia un tempo sufficiente per rimettersi in sesto. Per questo, Rafa si sta sottoponendo a un trattamento specifico per arrivare a Londra in condizioni quantomeno accettabili. “Non è un infortunio nuovo e non si è aggravato nulla – ha detto Cotorro a El Espanol – è una cosa molto simile a quella già vista quando è tornato dall'Asia. Tutti gli esami strumentali evidenziano più o meno la stessa situazione, ovvero che il tendine è in sofferenza”. In altre parole: il 2017 di Nadal è stato ottimo sul piano dei risultati, ma forse non si aspettava di giocare 77 partite. “È stato un anno faticoso, con troppe partite. Il tendine soffre un po', ma le immagini non mostrano niente di diverso”.

DECISIONE IN EXTREMIS
​Tra i vari esami, è stata effettuata un'ecografia per analizzare a fondo la situazione del ginocchio. Si tratta del test chiave, perché consente agli specialisti di valutare le condizioni del tendine sia sul piano statico che su quello dinamico. In sintesi, ha permesso a Cotorro di capire se il ginocchio ha vissuto qualcosa di particolare rispetto agli ultimi controlli, effettuati dopo la finale di Shanghai. Sembra di no. “Comunque Rafa ha fatto bene a non scendere in campo contro Krajinovic – dice il medico – in certi momenti bisogna pensare ad altri obiettivi. La prima cosa da fare era fermarsi e valutare il ginocchio, capire se ci fosse qualcosa di nuovo. Adesso sappiamo che non era così. Il problema è che i tendini è che ci sono situazioni in cui possono fare più o meno male, però proveremo a rimetterlo in sesto per Londra. Se Rafa starà bene giocherà, altrimenti darà forfait”. In questi giorni, Rafa sta effettuando un trattamento specifico che è un mix di fisioterapia, riabilitazione e potenziamento muscolare. Ad oggi, c'è una sola certezza: Rafael andrà a Londra mercoledì e proseguirà in loco le cure, partecipando a tutti gli eventi promozionali pre-torneo. Deciderà solo in extremis se giocare o meno. La fumata bianca arriverà soltanto in caso di "garanzie assolute" sul piano atletico. In caso di forfait, la Spagna avrebbe comunque garantita la presenza di un giocatore. Ma con tutto il rispetto per Pablo Carreno Busta, non sarebbe la stessa cosa.