di Daniele Rossi – foto Getty Images
Come le squadra di calcio in difficoltà cambiano l'allenatore, così ha fatto Na Li. La cinese ha messo da parte il cuore, accantanando il marito e ingaggiando l'ex storico coach di Justin Henin, Carlos Rodriguez, da anni attivo in Cina. Il cambio di guida tecnica ha funzionato alla grande: finale a Montreal, vittoria a Cincinnati e un posto d'onore tra le favorite per gli Us Open.
Rimonta da campionessa di Na Li, che è riuscita a recuperare una situazione quasi disperata. Angelique Kerber si era portata avanti 6-1 e 3-1 nel secondo set, prima di accusare un rovinoso crollo fisico e mentale. La tedesca fallisce nella finale più importante della sua carriera, ma visti i progressi degli ultimi tempi, avrà sicuramente occasione di rifarsi.
Nel primo set la Kerber domina. Il leit-motiv è sempre lo stesso: l'avversaria spinge, Angelique si difende, ribatte sempre una palla in più e l'altra finisce per sbagliare. Inoltre la mancina dalla treccia bionda serve con precisione e non sbaglia un colpo. Na li invece non ha pazienza, serve male e commette una tonnellata di errori col diritto. La conseguenza è un rapido 6-1 per la Kerber in trenta minuti esatti.
La Li chiede consiglio a Rodriguez e la partita cambia. La Kerber va avanti di un break, portandosi sul 3-1, ma l'asiatica reagisce, gioca con più testa e recupera lo svantaggio.
Il game che decide la partita però è quello del 4-3: una battaglia di ventiquattro punti, in cui la Li riesce a togliere il servizio alla Kerber all'ottava palla break.
La tedesca crolla inesorabilmente, mentre Na prende fiducia e inizia a bombardare l'avversaria con vincenti da ogni parte.
La 30enne di Wuhan si prende il secondo set per 6-3, vola sul 4-0 e chiude per 6-1 il terzo parziale.
Sesto successo in carriera per Na Li, il primo Premier 5 della carriera e il primo vinto sul suolo americano. La guida di Carlos Rodriguez può aver davvero fatto svoltare la stagione della Li, che andrà agli Us Open carica di fiducia e con speranze di vittoria.
Speranze di vittoria le può covare anche Angelique Kerber, calata sì alla distanza, ma in possesso di tutte le carte in regola per mettere in difficoltà chiunque. Simile alla Wozniacki, ma più potente, meno difensiva e con un servizio migliore, la teutonica è destinata a crescere ancora, a patto di essere sempre al cento per cento sotto il piano atletico.
FINALE
Li b. Kerber 1-6 6-3 6-1