Uno splendido documentario, realizzato da Eurosport Italia, celebra e ricorda la straordinaria avventura di Flavia Pennetta allo Us Open 2015, unico Slam di sempre con una finale tutta italiana. Uno fantastico mix tra immagini, musica e parole fa rivivere da una prospettiva inedita quei giorni storici. Con tante chicche ancora inedite.

La tempistica è curiosa e per questo ancora più felice. Nelle ore in cui Francesca Schiavone annuncia l'addio al tennis giocato, lo scrigno dei ricordi si arricchisce con uno straordinario documentario, realizzato e prodotto da Eurosport, che celebra e ricorda l'incredibile percorso di Flavia Pennetta allo Us Open 2015. Grazie all'eccellente lavoro di Simone Eterno, è a disposizione degli appassionati un filmato di 17 minuti che racconta, con un abile mix tra musica, parole e immagini, l'avventura di Flavia culminata nel pomeriggio newyorkese del 12 settembre 2015. “A New York c'è un'atmosfera frenetica e stancante, può piacere o no – dice Flavia in apertura, mentre passeggia per Flushing e si ferma sotto le bandiere celebrative dei vincitori del 2015 – ma sull'Arthur Ashe ho sempre trovato un'atmosfera che mi ha motivato”. Prima di iniziare il racconto, Flavia “ci porta” negli spogliatoi: si emoziona nel vedere il suo nome nell'albo d'oro e poi ci rivela che esiste un armadietto, il numero 37, che resterà suo a vita. Nessun'altra giocatrice potrà mai utilizzarlo. “Potrò farlo io se un giorno decidessi di giocare il torneo delle leggende”. Il fulcro del documentario, tuttavia, resta il ricordo delle emozioni vissute in due settimane magiche. “Ero arrivata molto male – racconta Flavia – ero reduce dal torneo di New Haven, in cui avevo giocato una delle partite più brutte della mia vita. Alla sera, a cena, mi misi a piangere con il mio team. Mi dissero: 'Ok, adesso andiamo a New York ma fino a venerdì non tocchi racchetta'”.

L'ELIMINAZIONE DELLA WOZNIACKI…
L'avventura è iniziata con partite piuttosto complicate. Jarmila Gajdosova e Petra Cetkovska le hanno tolto un set, rispettivamente al primo e al terzo turno. “Sono partita giocando malino, poi un po' meno male e via via sempre meglio – prosegue Flavia, in dichiarazioni raccolte un po' in giro per New York e un po' a Flushing Meadows – un punto chiave è stata l'eliminazione della Wozniacki: quando ha perso, senza dirmelo, il mio coach e il mio preparatore sono andati ad ubriacarsi perché pensavano che avrei avuto chance per andare molto avanti. Io non avevo particolari progetti, giocavo partita per partita”. Battuta la Stosur negli ottavi (come peraltro le è accaduto in tutta la carriera), ha superato alla distanza Petra Kvitova dopo aver perso il primo set. “In cui stavo giocando bene, ma perdevo perché lei sembrava più forte di me. Ma piano piano ho iniziato a lavorarla, a tenerla in campo il più possibile”. La magia si è compiuta in semifinale, anzi, dal giorno prima. Flavia era talmente “in the zone” da rinunciare ad allenarsi alla vigilia. Era un giorno di pioggia e, a differenza delle altre semifinaliste, si limitò a fare un po' di palestra senza usufruire dei campi indoor. “La semifinale contro Simona Halep è stata la partita più bella della mia vita, mi sentivo leggera, una farfalla sul campo”. Qualche ora dopo, sarebbe arrivata la clamorosa impresa di Roberta Vinci contro Serena Williams. Le due pugliesi, amiche sin dai tempi dei tornei giovanili, si sono incrociate negli spogliatoi. Flavia ha abbracciato Roberta e le ha detto che sì, poteva crederci. “Può succedere qualsiasi cosa. Se io ho battuto la Halep, tu puoi fare altrettanto con Serena”.

"TRANQUILLO BORIS, È TUTTO OK"
La gioia per il successo della Vinci è stata rapidamente smorzata dalla paura
. Affrontare la Williams in finale le avrebbe permesso di scendere in campo senza nessun tipo di pressione. Contro Roberta, invece, aveva la sensazione che un treno così non sarebbe più passato. “Il torneo più bello della mia vita avrebbe potuto diventare il più brutto. E allora sono entrata in panico”. L'avvicinamento alla finale è stato all'insegna delle lacrime. Ha pianto il pomeriggio precedente, la mattina del match, non voleva nemmeno andare al club. “Ma una volta arrivata, mi sono tranqullizzata”. Presso il ristorante giocatori, il team Pennetta e il team Vinci hanno pranzato in tavoli adiacenti. “A un certo punto sono andata a prendere il caffè e ho chiesto a Roberta se lo voleva. Così l'ho portato a lei e al suo coach e ci siamo fatti una chiacchierata di 10 minuti”. Nei paraggi c'era Boris Becker, allora coach di Novak Djokovic. Sorpreso dalla scena, ha chiesto se sapessero che da lì a poco avrebbero giocato contro.
“Tranquillo, è tutto normale”.



ADDIO IN STILE SAMPRAS
In campo, Flavia ha gestito la tensione meglio di Roberta e si è imposta 7-6 6-2. Prima dell premiazione, le due hanno atteso una accanto all'altra. “La chiacchiera prima della premiazione è stata normale, come ne abbiamo avute molte. Le ho detto che avrei smesso di giocare a fine anno: dopo lo stupore iniziale, mi ha detto: “Fai bene, fai bene!”. Alle telecamere di Eurosport, Flavia ha detto di essersi ispirata a Pete Sampras e al suo ritiro, avvenuto proprio allo Us Open, con il giro di campo e il figlio in braccio. Si commosse e pensò che – se mai avesse avuto la possibilità – sarebbe stato il modo giusto per ritirarsi. La fortuna è arrivata e Flavia si è ritirata da regina. Le due folli settimane sono state raccontate da Eurosport con una produzione di grande qualità che celebra la collaborazione di Flavia con il canale paneuropeo, che andrà avanti anche nel 2019. Oltre al sito di Eurosport, laddove sarà sempre disponibile, il documentario andrà in onda anche sui canali di Eurosport e avrà i seguenti passaggi, rendendo ancora più succoso il weekend che porterà alla finale dello Us Open. Qui sotto, tutti i passaggi TV. Davvero da non perdere.

Giovedì 6 settembre
Eurosport 1 alle 14.30
Eurosport 2 alle 18 e alle 22

Venerdì 7 settembre
Eurosport 1 alle 15.45
Eurosport 2 alle 17.45

Sabato 8 settembre
Eueosport 2 alle 12.30
Eurosport 1 alle 13.30

Domenica 9 settembre
Eurosport 2 alle 12.45
Eurosport 1 alle 15