Il tennista di Carrara è tornato a disputare una partita ufficiale dopo alcune settimane di inattività trovando una bella vittoria contro Safiullin, pur non mostrando un gioco particolarmente brillante

Se il match vinto questa notte da Lorenzo Musetti fosse una partita di calcio, sarebbe la classica partita da “l’importante sono i 3 punti”: non importa esprimere il bel gioco, l’importante è vincere. E dopo uno stop di diverse settimane – che lo ha costretto a saltare quasi per intero la trasferta sudamericana – per Musetti la cosa più importante era tornare a vincere, come ha fatto nel secondo turno di Indian Wells contro Roman Safiullin. Al termine del match il carrarino ha rilasciato un’intervista a caldo ai microfoni di Sky Sport, dove ha commentato la sua prestazione. “Non è stata una partita semplice, così come queste ultime settimane fuori dal campo. Non sono riuscito sicuramente a esprimere il mio miglior tennis, però alla fine ho alzato il livello e quello ha fatto la differenza. Per andare avanti in questo torneo devo alzare l’asticella, ma averla portata a casa è un bel segnale”.
Musetti è sceso in campo ancora con una fasciatura , ma ha spiegato che è solamente a scopro precauzionale. “La fasciata è più una precauzione, è una cosa un po’ mentale che mi protegge e mi fa andare libero. Oggi mi sono mosso bene. ad Acapulco non sono riuscito a entrare per poco. Oggi un po’ troppo nervosismo se devo trovare un difetto, ma ci stava perchè era da tanto tempo che mancava il campo”. Al prossimo turno sfiderà Arthur Fils e sarà un altro test importante per capire il livello del suo tennis, in una porzione di tabellone non particolarmente complessa e che potrebbe consentire a Musetti di spingersi ancora più in là nel torneo.