I due italiani hanno superato rispettivamente Lestienne e Choinski e si affronteranno domani
LONDRA – Siamo diventati talmente forti che i derby fioccano, anche a Wimbledon. E così, dopo la sfida tra Sinner e Berrettini potremo goderci anche il match tra Musetti e Darderi, bravi a superare le trappole di due match di primo turno diventati improvvisamente insidiosi. Fino a quest’anno erano state sei le sfide in chiave azzurra dell’Era Open su questi prati, dalla vittoria in cinque set di Adriano Panatta su Barazzutti nel 1980 al successo in quattro partite di Berrettini su Sonego dell’anno scorso. Mai, comunque, due derby nella stessa edizione. «Avere almeno due italiani nel terzo turno di Wimbledon è una bella cosa – ha chiosato il saggio Musetti – peccato però che queste sfide siano arrivate così presto…». Lorenzo, risalito al 25º posto del ranking, ha incontrato e battuto Darderi poco più di un mese fa sulla terra battuta del Challenger di Torino (7-5 7-6 in semifinale) e l’erba – superficie a lui più congeniale, visti anche i recenti risultati – dovrebbe garantirgli un certo vantaggio sull’italo-argentino. «Non so, devo ancora pensare alla partita con Darderi, voglio ancora riflettere su quanto successo con Lestienne – ha detto il ventiduenne ragazzo di Carrara – una partita strana, con vento, pioggia, tante interruzioni, sono stato bravo e fortunato ad annullargli due set point nel secondo set poi ho cominciato a servire molto meglio. Sono soddisfatto, perché in match così conta solo vincere, il fantatennis lo lasciamo per altre occasioni».
Da parte sua, Luciano Darderi – di pochi giorni più… anziano di Musetti – continua a godersi la sua mirabolante stagione. Chiuso il 2023 al 128º posto del ranking Atp, in sei mesi è salito fino all’attuale 37ª posizione e nel suo continuo progresso rientra anche questo successo in rimonta contro l’inglese Choinski, numero 176 del ranking. «Sono le mie prime partite sull’erba (prima di quest’anno aveva disputato sul verde solo una gara, perdendo nelle qualificazioni del 2023 di Wimbledon da Marterer, ndc), francamente non mi aspettavo di giocare così. Ho avuto un calo mentale a metà partita poi dopo l’interruzione sul due set pari mi sono guardato allo specchio e mi sono detto che potevo vincere, che dovevo essere più solido mentalmente. E la gara è si è messa improvvisamente in discesa… Come mi trovo sull’erba? Beh, è tutto molto rapido, gli scambi durano poco, i rimbalzi sono strani, servizio e rovescio in back sono colpi determinanti. E poi bisogna essere concentrati sempre, perché ho capito che le partite possono girare in qualunque momento. Ora il doppio (giocherà con il brasiliano Romboli, ndc) per accumulare esperienza sulla superficie poi penserò a Lorenzo. Lui è un campione, è appena arrivato in finale al Queen’s Club, io sono solo al terzo torneo sull’erba… Però chissà, me la giocherò al massimo».
Dalla parte del tabellone occupato dai due azzurri sono già scomparsi tipi come Rublev e Korda, per il vincitore del derby l’avversario di terzo turno uscirà dalla sfida tra l’argentino Comesana e l’australiano Walton. «Il mio obiettivo resta quello di partenza – risponde secco Musetti – fare meglio del terzo turno del 2023». «Io ho guadagnato in pochi mesi cento posizioni in classifica. giocherò le Olimpiadi per l’Italia… – è il turno di Darderi – Ho solo voglia di continuare a combattere, partita dopo partite. Sperando di rivivere presto sensazioni come quella della mia vittoria su Shapovalov, nel mio debutto al Foro Italico, una gioia davvero incredibile». Sarà banale, ma vinca il migliore.