Il carrarino prima della finale: “Si gioca per un grande titolo e per l’ingresso in top 10, è tutto inaspettato”

Lorenzo Musetti ha conquistato a sorpresa la finale del Masters 1000 di Montecarlo: dopo aver superato match difficili, aver centrato quattro rimonte, il carrarino si gioca per la prima volta un ultimo atto in un torneo di questo livello. Una serie di vittorie in cui ha mostrato maturità e forza mentale. Ora la sfida a Carlos Alcaraz, un avversario che ha battuto nella finale di Amburgo 2022 e l’azzurro ha ricordato così quel trionfo in conferenza stampa: “Era un sacco di tempo fa, tre anni fa. Siamo cambiati molto entrambi; quel che ricordo è che fu una finale epica, con tanti alti e bassi, avevo mancato dei match point già nel secondo set, poi ho vinto. Un po’ come questa settimana la chiave fu la parte mentale“.
Sulle rimonte di questa settimana: “Credo che ogni giorno si aggiungono partite preferite ormai, oggi è stata la partita dove veramente sono uscito ‘da giocatore di alto livello’, dove sono andato a prendermela in un tie-break. Però in tutte sono state in situazioni difficili tranne quella con Matteo, che però è stata difficile sotto tanti altri aspetti mentali. Numero 11? Sarei ipocrita a dire che non lo so, ma domani si gioca per un titolo, il più grosso titolo della mia carriera e l’entrata in top 10. Avrò davanti uno dei migliori del mondo, batterlo sarebbe un’impresa storica per me e per tutti quanti“.
Sul turno di battuta da gestire sul 5-6: “È stata la situazione della partita più difficile da affrontare, ero in vantaggio e non lo ero mai stato fin lì. Ma era un vantaggio meritato. Devo dire comunque che Alex ha rischiato giocando un gran game sul 5-4, quando ha recuperato il break. Mi ha un po’ investito in quel game lì in risposta con le palle nuove. Poi però sul 6-5 per lui ne sono uscito con il servizio che per me è una cosa abbastanza inusuale. Ma è un passo in avanti. Ho avuto il coraggio di provarci e anche questa è una crescita“.