I padroni di casa rispettano il pronostico e continuano la loro corsa mentre il bulgaro stecca il ritorno in campo dopo la pioggia di ieri. Finisce la favola Stakhovsky…

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

Senza Nadal, Federer, Sharapova e Azarenka, gli spettatori inglesi non hanno più scuse né distrazioni e possono dedicarsi a tempo pieno ai beniamini di casa Andy Murray e Laura Robson, tra i protagonisti più attesi di questa quinta giornata sul centrale di Wimbledon. Da parte loro, lo scozzese e la britannica nata a Melbourne non deludono e continuano la loro corsa.

Contro il redivivo Tommy Robredo, l'allievo di Ivan Lendl non stecca. Nel game d'apertura Andy appare teso e più attento a non sbagliare piuttosto che cercare il punto. Poi col passare dei minuti, e grazie al break nel terzo gioco, guadagna coraggio e impone il suo tennis allo spagnolo che, da parte sua, fa il massimo. Andy Murray batte Tommy Robredo  6-2 6-4 7-5.

Tutto facile per Laura Robson che si sbarazza della colombiana Mariana Duque-Marino (117) con un facile 6-4 6-1. Il pubblico si alza in piedi ad applaudire la propria eroina, lei accenna un sorriso, firma un paio di autografi e poi scappa negli spogliatoi quasi senza festeggiare, anche se con questa vittoria accede per la prima volta al terzo turno dei Championships. Nel prossimo incontro Laura se la vedrà con la neozelandese Erakovic.

La pioggia bagna le polveri di Grigor Dimitrov che, tornato in campo sull'8-9 nel quinto set contro Grega Zemlja, fa appena in tempo a tenere il proprio turno di battuta prima di cedere il passo allo sloveno che conquista il break che vale il passaggio del turno. A dire il vero, già ieri il bulgaro aveva dimostrato di non essere ancora pronto per calcare certi palcoscenici da protagonista, giocando senza aggressività e complicando un match alla portata di chi, come lui, sogna già in grande.

Avanti tutta anche David Ferrer che da ex “primo degli umani” dopo i Fab Four, adesso medita il sorpasso ai danni di Federer per il terzo posto. Sebbene appaia poco convinto di iniziare il derby spagnolo contro Roberto Bautista Agut sotto la pioggia, il finalista del Roland Garros 2013 si impone, non senza difficoltà, per 6-3 3-6 7-6(4) 7-5. Nel prossimo turno Ferru sfiderà Alexadr Dolgopolov che domina il match contro il colombiano Santiago Giraldo e regala al pubblico sprazzi di classe cristallina chiudendo 6-4 7-5 6-3 . Dopo aver costretto il sette volte campione Roger Federer a far le valigie in fretta e furia ed imbarcarsi sul primo volo per la Svizzera, l'altro ucraino impegnato oggi, Sergyi Stakhovsky si ripresenta in campo svuotato e si lascia “suonare” dall'austriaco Jurgen Melzer che vince col punteggio di 6-2 2-6 7-5 6-3.

Niente da fare nemmeno per Angelique Kerber, la tedesca (tds 7) si fa sorprendere da Kaia Kanepi (3-6 7-6 6-3) che accede al terzo turno dove troverà la statunitense Alison Riske (126). Fuori anche Nicolas Almagro che lontano dalla terra battuta si conferma un pesce fuor d'acqua. Emblematica la svolta del terzo parziale (sul 4-4): il polacco conquista la palla break decisiva grazie ad un drop sbagliato su cui lo spagnolo si avventa sparando in rete un facile dritto a campo aperto. Jerzey batte Almagro 7-6 6-3 6-4 e raggiunge Melzer. Poi è di nuovo pioggia…