Il campione scozzese ha dichiarato di essere stato svegliato da una cameriera in hotel nonostante avesse appeso l’avviso “non disturbare”. E pare non fosse la prima volta… DI ROBERTA LAMAGNI

di Roberta Lamagni – foto Getty Images

 

Andy Murray è impegnato a Pechino nel primo degli appuntamenti che potrebbero lanciarlo alla rincorsa del numero uno mondiale. Novak Djokovic è avvisato. Con questo chiodo fisso in testa e Sophia, la bimba di 7 mesi spesso lontana, in un tempo nemmeno troppo passato lo scozzese ha ammesso di essersi trovato a fronteggiare altri tipi di disagi. 

 

Non è avvenimento di questi giorni ma fa comunque notizia. Interrogato su quale fosse la situazione più strana capitatagli sul lavoro, Murray ha risposto di essere stato vittima di stalking da parte di una cameriera di hotel.

 

Pare che, rientrato in albergo dopo un incontro, Murray avesse apposto fuori dalla sua stanza l'avviso "non disturbare". Trascorsa la notte, tuttavia, sarebbe stato svegliato intorno alle 7 di mattina da una cameriera che, a fianco del letto, gli scuoteva il braccio.

 

Ma non è tutto. Sembra infatti che la stessa persona fosse stata già notata dallo scozzese sempre nei panni di una cameriera in occasione di altri tornei europei: a Rotterdam e Barcellona, per la precisione. Che sia semplicemente l'originale e innocuo travestimento di una fan o qualcosa di più ossessivo, lo stesso Murray ammette di non aver comunque assistito all'accaduto con leggerezza: "Non so se si tratta di una fan ma in ogni caso è un comportamento un po' estremo".

 

In una chiacchiera su altre stranezze della sua vita ha poi rivelato di aver comprato una Range Rover ancora prima di avere la patente. "Comprai una Range Rover che non potevo guidare perché passai l'esamedi guida solo a 22 anni. Ci pensò comunque Kim a guidarla per me e per lei".

 

Dopo aver sconfitto Andreas Seppi al primo turno dell'Atp 500 di Pechino, Murray se la vedrà ora con il vincente tra Kravchuk e Kuznetsov.