Dopo le polemiche suscitate dal comportamento antisportivo di Nick Kyrgios, c’è chi si offre di aiutarlo. Andy Murray è convinto infatti che una multa non risolva i problemi… di ROBERTA LAMAGNI

di Roberta Lamagni – foto Getty Images

 

Dopo le polemiche suscitate dal comportamento palesemente antisportivo di Nick Kyrgios, nel match di secondo turno con Misha Zverev a Shanghai, ecco una voce controcorrente. E una voce che conta, per giunta.

 

Andy Murray, dopo la sua agile vittoria contro il francese Pouille, si è speso in consigli e riflessioni sull'atteggiamento del bad boy australiano, ipotizzando cosa stia attraversando. Murray non è infatti convinto che la multa di 16500 dollari comminatagli dagli officiali di gara possa sortire alcun cambiamento.

 

"Non so se una multa sia il modo migliore per disciplinare giovani ragazzi. Non so se serva a farli smettere. Credo che a volte i giocatori debbano anche essere protetti". E puntualizzando il discorso su Kyrgios aggiunge "Capita che in conferenza stampa dica cose di cui subito dopo si pente. In queste situazioni andrebbe guidato un po' meglio e sono sicuro potrebbe imparare".

 

Il tentativo di approfondire l'insensato comportamento di Kyrgios poi si spinge oltre: "Parlo con lui di tutto, tennis e sport. Se avesse voglia di discutere con me o volesse chiedermi qualcosa, sono senz'altro disponibile. Non è bello vedere giovani sotto la luce dei riflettori che lottano con se stessi e commettono errori, soprattutto fanno cose che possono solo nuocerli. Non è facile avere tutte le attenzioni addosso a quell'età, c'è chi ama questa situazione e chi invece soffre molto la pressione".

 

L'aspetto mentale, secondo Murray, viene spesso trascurato, anche se è opinione di tutti i grandi campioni che, a questi livelli, proprio concentrazione, serenità ed equilibrio siano aspetti decisivi tra la vittoria e la sconfitta. Murray ha confessato in passato di aver avuto l'aiuto di Tim Henman in più di un'occasione al riguardo.

 

Dopo la vittoria per 61 63 con Pouille, se la vedrà con Goffin per un posto in semifinale. L'uomo di cui è alla caccia, il n.1 al mondo Novak Djokovic, dovrà confermare la sua superiorità con Misha Zverev. Con un Murray in grande spolvero e con la giusta maturità di pensiero la sfida è più che aperta.