Lo scozzese non partecipa al sorteggio, ma dovrebbe giocare. “Ha un piccolo virus, ma siamo ottimisti”. Aprono Fognini-Ward, poi Murray-Seppi. Evans fuori squadra, rischio pioggia.
Foto di rito per i team di Italia e Gran Bretagna. Manca Andy Murray
(Foto Costantini – FIT)
Dall’inviato a Napoli, Riccardo Bisti – 3 aprile 2014
E’ scoppiata la grana-Murray, ma forse non è una bomba. Pochi minuti prima del sorteggio si è saputo che lo scozzese non vi avrebbe preso parte, vittima di un non precisato “virus”. “Sta così così” ha detto Leon Smith, capitano britannico. L’eventuale esclusione del campione di Murray avrebbe tolto ogni pathos alla sfida. Senza di lui, il “Team GB” (come amano auto-definirsi) vale un’onesta serie B. A quanto pare, dovrebbe farcela. Almeno, è stato messo in formazione. E le sensazioni sono ottime, altrimenti Leon Smtih non si sarebbe privato di Daniel Evans, inserendo nel quartetto il secondo doppista Ross Hutchins, reduce da una battaglia contro il Linfoma di Hodgkin e dalla fresca nomina a direttore del torneo del Queen’s. E’ evidente che Murray giocherà, altrimenti non avrebbero nessuno da schierare in singolare. La cerimonia-sorteggio, alla presenza di Nicola Pietrangeli (“ambasciatore” del tennis italiano, mentre l’inseparabile Lea Pericoli era seduta tra il pubblico) e della presidentessa LTA Catie Sabin (ruolo onorifico: nella federtennis britannica conta soltanto il CEO, Michael Downey), si è snodato sui dubbi relativi alla Gran Bretagna. L’Italia era compatta, a partire da un sorridente Fabio Fognini, mattatore (come sempre) con gag e battute. Se Fabio scherza vuol dire che sta bene. Certamente sta recuperando rispetto a Miami, ed aprirà la serie domani alle 11.30 contro James Ward. Sarà nettamente favorito. A seguire, Andreas Seppi cercherà il miracolo contro Andy Murray. Dando un’occhiata ai precedenti, l’impresa pare proibitiva. Tra i protagonisti del weekend potrebbe esserci anche la pioggia. Prevista tanta acqua per venerdì e sabato. I britannici non sono così dispiaciuti: “Un eventuale secondo singolare potrebbe dare a Murray più tempo per recuperare” ha detto Leon Smith, tipo simpatico, che è stato al gioco quando gli hanno chiesto cosa avessero mangiato i britannici nella cena ufficiale di mercoledì sera. “Il solito. Ah, volete saperlo nello specifico? Pasta, risotto, bistecca…niente pizza”.
L’intento era capire la ragione dei problemi allo stomaco di Murray, pessima sorpresa nella mattinata britannica. Si è diffusa la voce che il medico avrebbe ordinato a Murray di non allenarsi per l’intera giornata, poi qualcuno ha sussurrato che avrebbe potuto scendere in campo nel tardo pomeriggio. “Non sembra niente di serio, di solito queste cose si risolvono piuttosto rapidamente. Siamo fiduciosi di vederlo in campo domani” ha detto capitan Smith. Non sappiamo se sia bravo a bluffare, ma dalle sue parole, dal tono della voce, dallo sguardo, non sembrava esserci preoccupazione. Dimenticando le notizie provenienti dall’infermeria, la notizia del giorno è la totale bocciatura di Daniel Evans. Il folle britannico, che preferisce la birra agli allenamenti, è stato addirittura escluso dal quartetto titolare. Il suo posto è stato preso da Ross Hutchins, indiziato a giocare il doppio insieme a Colin Fleming. Chiaramente Murray sarebbe preferibile, in qualsiasi combinazione, ma le sue precarie condizioni e il rischio di giocare due match in un giorno, accendono le chance di Fleming-Hutchins. Davanti ai taccuini, Smith è stato molto diplomatico. “James si è allenato bene, è in gran forma, sta giocando il suo miglior tennis. Sono sicuro che possa giocare un’ottima partita. Sulla terra battuta mi offre più garanzie rispetto a Dan, che comunque si è allenato bene. E’ stata una scelta difficile”. Già, talmente difficile che lo ha escluso dal quartetto…da parte sua, Ward è un ragazzo di poche parole. Forse è stato scelto perché anni fa aveva svolto una preparazione invernale insieme a Rafael Nadal. “Fognini sta vivendo il suo miglior momento. Io darò il meglio e vedremo cosa succederà”.
In Casa Italia, detto delle condizioni fisiche di Fognini (in costante miglioramento), il suo salto di qualità si vede dalle piccole cose. I giornalisti britannici lo hanno bombardato di domande, ottenendo risposte “da big”, ovvero poco propenso a scoprirsi. “Attenzione a Ward: non guardo la classifica, lui è un buon giocatore. Al primo turno ha battuto Querrey in trasferta, sulla terra battuta. A Indian Wells ha messo in difficoltà Feliciano Lopez…merita grande rispetto, forse ho il 51% di chance, ma siamo pur sempre in Coppa Davis”. Fabio ha poi aggiunto che la Davis è molto diversa dal circuito ATP, sia per l’impegno fisico richiesto che per il peso di rappresentare una nazione. Poche parole per Seppi, chiamato a “stancare” Murray (e batterlo, se possibile), poi schierato sull’eventuale 2-2, anche se in questi giorni di allenamenti non è sembrato troppo in palla. Ma gli allenamenti e la partita, si sa, sono un’altra cosa. Fedele al suo personaggio, Corrado Barazzutti non ha offerto chissà quali spunti. “Da sportivi, naturalmente speriamo che Murray scenda in campo. Il tempo potrebbe essere un fattore: c’è il rischio che venerdì e sabato si giochi a sprazzi. In certi casi, è difficile mantenere sempre alta la concentrazione. Noi favoriti? Un piccolo vantaggio c’è”. Starà agli azzurri trasferirlo dalla carta al campo. Di solito, è la cosa più difficile.
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