da Melbourne, Alessandro Terziani – foto Getty Images
L’atmosfera è quella delle grandi occasioni all’interno della Rod Laver Arena. In programma la semifinale più attesa, quella tra Roger Federer ed Andy Murray. Confronti diretti sostanzialmente in equilibrio con Murray avanti 10-9. Murray però non ha mai vinto con Federer in un torneo dello Slam. Si sono incontrati 3 volte, sempre in finale, con lo scozzese che ha vinto un solo set a Wimbledon 2012. Cammino fin qui immacolato per Murray che non ha ancora perso un set ed è stato in campo 8 ore e 56 minuti. Federer ha lasciato 2 set a Tsonga ed ha giocato complessivamente per 10 ore e 47 minuti.
Nel primo set Federer ha molti problemi con il servizio. Poche le prime in campo. Ben 7 le palle break concesse. L’unica messa a segno dallo scozzese, nel terzo gioco, è però quella che deciderà il set. Murray, al contrario, serve alla grande. Infila numerose prime vincenti, servendo ad una media di 200 km/h. Una sola palla break per lo svizzero, annullata da Murray con un ace. Lo scozzese va avanti di un set in 45 minuti.
Secondo set caratterizzato ancora dai servizi. Murray è sempre ingiocabile quando serve. Ma anche Federer ha iniziato a servire efficacemente. Neppure una palla break concessa da entrambi i giocatori. Si giunge al tie-break. Inaspettatamente Murray è tradito dalla prima di servizio. Federer si porta sul 4-1 ma si fa rimontare. Sul 5-5 Murray fa rimbalzare troppo corta una facile voleè alta di diritto che consente a Federer di aggiudicarsi il punto con un bel passante incrociato di rovescio. Lo svizzero serve sul 6-5 e incamera il set in 58 minuti.
Nel terzo set si recita sempre lo stesso copione. Murray vince i propri turni di battuta senza dover ricorrere mai ai vantaggi. Federer serve piuttosto bene ma Murray approfitta, nel sesto gioco, di una delle 3 palle break avute nel set. Lo scozzese è nuovamente avanti di un set dopo altri 36 minuti.
Quarto set. Nel quarto gioco accade un fatto insolito. Murray, dopo addirittura 15 turni di battuta consecutivi vinti senza mai concedere più di due punti a Federer, perde il servizio. Lo svizzero allunga fino al 4-1 ma spreca il vantaggio. Appare piuttosto stanco. Calano nuovamente le sue percentuali al servizio ed aumentano gli errori. Due break portano Murray a servire per il match sul 6-5. Uno scambio molto duro è chiuso da Federer con uno splendido rovescio lungo linea. E’ palla break. Federer risponde alla grande ad una prima di Murray a 207 km/h. Lo scozzese, sorpreso, tira fuori il successivo diritto.Secondo tie-break. Un orgoglioso Federer lo gioca con la necessaria aggressività di fronte ad un Murray piuttosto passivo. Dopo 3 ore e 31 minuti si va al quinto set.
E’ subito evidente che Federer è sulle gambe. Già al primo turno di servizio concede una chance a Murray. Una stecca di rovescio al termine di un lungo scambio consegna il gioco allo scozzese. Murray pianta i piedi bene in campo e comanda il gioco. Lo svizzero non regge più gli scambi. L’ultimo set dura solo 30 minuti. Murray per il terzo Slam consecutivo è nuovamente in finale.
Federer non ha mai dato l’impressione di poter vincere. Tradito dal servizio per lunghi tratti del match, è stato tenuto in partita da Murray. Lo scozzese poteva chiudere il match prima ma nella sua testa affiorano ancora vecchie paure. Alla fine, per inerzia, ha vinto comunque la partita stante la netta superiorità fisica sulla lunga distanza rispetto allo svizzero. In finale con Djokovic sarà tutta un’altra storia.
Murray b. Federer 6-4 6-7 6-3 6-7 6-2