di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Andy Murray odia la banalità. Rompe un digiuno lungo 15 mesi e torna al successo in un torneo Atp e lo fa a Shenzhen contro Tommy Robredo vincendo per 5-7, 7-6(9), 6-1. Fin qui niente di strano, se non fosse per i 5 match point che l'eroe di Wimbledon 2013 ha dovuto salvare, quello stesso giocatore che – tanto per non essere banale, ruppe una maledizione lunga 77 anni per i tennisti britannici sull'erba di Wimbledon.
Gli highlights della finale tra Murray e Robredo
E dire che la finale odierna era iniziata nel segno del 32enne spagnolo che strappa subito il servizio a Murray nel gioco d'apertura. Non che Andy giochi male, anzi, si rende protagonista di qualche pregevole attacco, ma le variazioni di Robredo, ogni tanto, lo mandano fuori giri. L'iberico, sotto 3-4, è bravissimo a salvare una pericolosissima palla break e con uno schiaffo micidiale riapre il set che va incredibilmente a vincere per 7-5.
Ma la chiave del match è nel tie break del secondo parziale quando Robredo sale sul 6-3 e sembra già tutto pronto per i titoli di coda…. E invece, sul 9-9, due missili di dritto dello scozzese riaprono la finale. E nel terzo set non c'è storia…
Una vittoria ancora più importante perché riporta lo scozzese in orbita per Atp finale di novembre a Londra. Grazie al successo odierno, Andy vola in decima posizione nella corsa per Londra.