A 72 ore dal trionfo olimpico, lo scozzese lascia quattro giochi a Cipolla. Adesso super-sfida con Raonic. Out Fognini, Del Potro e Tsonga. Montreal: OK Errani, ritiro Pennetta.
Flavio Cipolla ha giocato un buon secondo set contro Murray
Di Riccardo Bisti – 9 agosto 2012
Quando Andy Murray è sceso in campo contro Flavio Cipolla erano passate 72 ore dalla doppia fatica domenicale, in cui aveva battuto Roger Federer nella finale olimpica e poi era tornato in campo per il doppio misto. In questi tre giorni, lo scozzese ha rilasciato decine di interviste, si è fatto un volo intercontinentale e ha pure posato con Max Mirnyi e i gemelli Bryan, gli altri ori olimpici di Londra. Andy non ha mai messo in discussione il viaggio a Toronto, ma 24 ore prima di scendere in campo si era tutelato. “Giocherò solo se il mio corpo me lo consentirà”. Purtroppo per Cipolla, a parte un atteggiamento un filo indolente, Murray stava benissimo e si è imposto con un facile 6-1 6-3. Troppe categorie di differenza, e per l’azzurro non c’è stato niente da fare, anche se in avvio di secondo set c’è stato un briciolo di equilibrio. Cipolla ha avuto tre palle break consecutive per salire 3-1 ma non le ha sfruttate (senza grossi rimpianti, in verità) e poi si è arreso piuttosto rapidamente. “Dopo aver giocato per otto settimane sull’erba le condizioni sono molto diverse – ha detto Murray – rispetto a Wimbledon, le palle sono molto veloci. E i rimbalzi sono più alti. I campi sono più lenti, quindi ci sono molte cose da mettere a punto”. Murray ha vinto questo torneo in due occasioni, nel 2009 a Montreal (su Del Potro) e nel 2010 a Toronto (su Federer). Quella contro Cipolla è stata la 50esima vittoria in un Masters 1000, categoria in cui si trova particolarmente bene. Ad oggi, ne ha vinti già otto. Negli ottavi è atteso da un match scoppiettante contro l’idolo di casa Milos Raonic. “Sarà dura, ovviamente lui è motivato dal giocare in casa ed è migliorato molto negli ultimi 12 mesi. Sta giocando un gran tennis, serve bene e picchia duro”. Per Murray sarà un match complicato: giocherà di sera, davanti al pubblico ostile, senza contare un piccolo risentimento al ginocchio sinistro che ha richiesto l’intervento del trainer contro Cipolla. Le premesse per l’impresa ci sono tutte: per lo scozzese sarà una notevole prova di maturità. Cipolla ha fatto la sua partita, con impegno e onestà. 70 punti sono un buon bottino, non poteva fare di più.
Ci si aspettava ben altro da Fabio Fognini, che invece si è arreso troppo nettamente a Philipp Kohlschreiber, da cui aveva già perso ad Amburgo. E’ finita 6-2 6-2 in appena un’ora. Forse Fabio ha patito le fatiche delle qualificazioni e – soprattutto – le tre ore di martedì contro “Randy” Lu. Raccogliere appena quattro giochi, tuttavia, è un po’ poco per un giocatore con le sue ambizioni. Fognini ha perso contatto dal tedesco al terzo game di entrambi e set e si è disunito dopo aver mancato complessivamente cinque palle break. Peccato per la scarsa percentuale di trasformazione con la prima palla: il 46% è davvero troppo poco. Le fatiche olimpiche si sono fatte sentire a Toronto. Sono infatti giunte le eliminazioni di Juan Martin Del Potro e Jo Wilfired Tsonga, due protagonisti londinesi, battuti rispettivamente da Stepanek e Chardy. Hanno cecuto anche Nishikori e Simon, anche se erano opposti ad avversari già rodati sul cemento americano: Sam Querrey e l’argonauta Tommy Haas, che a 34 anni ha trovato un’inattesa seconda giovinezza. Si è salvato Berdych, che dopo una pessima campagna londinese ha avuto bisogno di tre ore per battere Julien Benneteau. Nella sessione serale, un arrazzato Novak Djokovic ha lasciato cinque giochi (6-2 6-3 lo score) a Bernard Tomic. Otto ace e ventidue colpi vincenti hanno resituito un “Nole” competitivo, anche se andrà valutato contro avversari più impegnativi. L’Italia si consola con il doppio, dove Seppi-Bracciali hanno superato Anderson-Butorac.
Le femminucce giocano a Montreal, dove la protagonista di giornata è stata la giovanissima Eugenie Bouchard, già vincitrice di Wimbledon junior che si è tolta lo sfizio di battere Shahar Peer. I progressi di questa ragazza interessano anche alla nostra Sara Errani, che potrebbe trovarla negli ottavi se la baby canadese dovesse fare l’impresa contro Na Li. Nel frattempo, “Sarita” ha fatto il suo dovere battendo la slovacca Jana Cepelova. Passa al terzo turno anche Petra Kvitova, che ha rischiato grosso contro Ksenia Pervak (avanti 6-4 6-5 e servizio prima di crollare al terzo). Preoccupazione per Flavia Pennetta: l'azzurra, impegnata nella notte italiana, si è ritirata quando era avanti 4-1 (con due break) su Chanelle Scheepers. Un ritiro in una situazione di punteggio del genere spaventa un po': speriamo non sia niente di grave. Da segnalare l’inattesa sconfitte del doppio Errani-Vinci, battuto 10-5 al super tie-break dal duo russo-ucraino Makarova-Savchuk. Speriamo che la magia di questo 2012 non sia terminata con la batosta olimpica per mano delle sorelle Williams….
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