Murray, Lendl e la stagione sul rosso
Nonostante la sconfitta contro Grigor Dimitrov, Andy Murray si è detto soddisfatto del torneo di Acapulco, quinto impegno dal rientro dopo l'infortunio alla schiena. "I primi tornei sono stati duri, ma oggi il mio corpo è a posto – ha detto lo scozzese – in Messico ho giocato quattro partite in quattro giorni, tre incontri di tre set iniziati molto tardi. Per la prima volta, mi sono sentito bene dopo l'infortunio". In Messico non c'era Ivan Lendl, ma il coach ceco si è detto fiducioso per il futuro, anche per i tornei su terra battuta. "Ho sempre sostenuto che la terra sia meno faticosa per la schiena, anche se gli scambi sono più lunghi – ha detto Lendl – Andy credeva che la schiena fosse un problema sulla terra: ma adesso, senza problemi fisici, può divertirsi e avere più fiducia. Per vincere sulla terra ci vogliono forza e pazienza: non vedo ragioni per cui non possa ottenere grandi risultati anche lì".Nonostante la sconfitta contro Grigor Dimitrov, Andy Murray si è detto soddisfatto del torneo di Acapulco, quinto impegno dal rientro dopo l'infortunio alla schiena. "I primi tornei sono stati duri, ma oggi il mio corpo è a posto – ha detto lo scozzese – in Messico ho giocato quattro partite in quattro giorni, tre incontri di tre set iniziati molto tardi. Per la prima volta, mi sono sentito bene dopo l'infortunio". In Messico non c'era Ivan Lendl, ma il coach ceco si è detto fiducioso per il futuro, anche per i tornei su terra battuta. "Ho sempre sostenuto che la terra sia meno faticosa per la schiena, anche se gli scambi sono più lunghi – ha detto Lendl – Andy credeva che la schiena fosse un problema sulla terra: ma adesso, senza problemi fisici, può divertirsi e avere più fiducia. Per vincere sulla terra ci vogliono forza e pazienza: non vedo ragioni per cui non possa ottenere grandi risultati anche lì".