da New York, Daniele Rossi – foto Getty Images
Si è chiuso all'insegna della classe questo lungo Labour Day a Flushing Meadows. Classe sciorinata da Andy Murray, protagonista nell'ultimo match sull'Arthur Ashe contro Milos Raonic. L'atteso confronto di stili tra la difesa dello scozzese e gli attacchi del canadese, si è risolto nettamente in favore del primo. 6-4 6-4 6-2 in poco più di due ore di gioco per il britannico, autore di una prova maiuscola, che scava un ulteriore metro nel fossato che continua a separare i Fab Four dal resto del mondo. Raonic ha giocato una buona partita, facendo più o meno tutto secondo regola, ma la capacità difensive di Murray sono ancora inaccessibili per il bombardiere di origini slave.
Dopo un inizio legato ai servizi, Andy si procura una palla break sul 3-3, ma Raonic la annulla con la classica combinazione servizio e diritto. Milos però non può salvarsi sul 4-4, quando con due doppi falli regala due break point allo scozzese. Murray sfodera uno dei tanti dropshot vincenti ed effettua lo strappo decisivo.
Il secondo set è il più spettacolare: scambi di alta qualità da entrambe le parti fanno spellare le mani al pubblico newyorkese. La pulizia dei colpi e la mano delicata di Murray, fa da contraltare alle bordate e alle ardite discese a rete di Raonic, che cerca spesso la via dell'attaco per evitare lunghi scambi da fondo. Il break però arriva puntuale sul 2-2 in favore dello scozzese, che avrebbe già due set point sul 5-3, annullati con coraggio dal canadese, il secondo con un bell'attacco finalizzato da una voleé di diritto. Poco male per Andy, che chiude al game successivo con un ace certificato dal falco.
Nel terzo arriva inevitabile lo scoramento per Raonic, puntualmente passato quando si avventura a rete. Murray breakka sull'1-1 e sul 4-2, sigillando la sua perfetta prestazione in 120 minuti di gioco.
8 ace, 88% di punti vinti con la prima, nessuna palla break concessa e appena 12 errori gratuiti sono i numeri del britannico, che ha giocato con la sicurezza del più forte, cancellando le prestazioni sbiadite e svogliate dei primi turni.
Per Milos Raonic i tempi non sono ancora maturi, ma un ribatittore fenomenale come lo scozzese è il peggiore avversario per il giovane bombardiere. Non sono bastati i 14 ace scagliati da Milos, insufficiente con la seconda – appena il 31% di punti vinti con questo colpo – e troppo tenero in risposta. Rimandato e non bocciato Raonic, che ha ancora bisogno di tempo per crescere e avvicinarsi agli alti livelli.
Murray giocherà nei quarti di finale contro Marin Cilic.
Il programma di martedì prevede i quarti di finale della parte alta del tabellone femminile, Azarenka-Stosur e Sharapova-Bartoli a partire dalle 17 italiane sull'Arthur Ashe, seguiti dal match tra Wawrinka e Djokovic. Il pezzo forte della sessione serale ovviamente sarà la sfida tra Andy Roddick e Juan Martin Del Potro.
Sul Louis Armostrong invece a partire dalle 18 italiane, Ferrer contro Gasquet e Tipsarevic contro Kohlschreiber.