di Max Sartori
I fondamentali di Andy Murray sono ugualmente efficaci: colpisce con la stessa sicurezza diritto e rovescio. La sua più grande forza è però nella tenacia. E’ prima di tutto un lottatore, che gioca punto su punto, un atleta molto intelligente, che difficilmente sbaglia le scelte quando è in difficoltà. Oltre a meriti tecnici e tattici ha buone motivazioni personali. Analizziamo la sua esecuzione del diritto in questo articolo apparso sul numero di ottobre 2008 della rivista.
La prima foto mostra l’arrivo del giocatore sulla palla, sottolineato dal movimento “tacco-punta”, cui seguirà l’appoggio completo del piede. Da notare l’ampiezza tra un piede e l’altro, fondamentale per eseguire un buon caricamento sulla gamba destra e creare una base di stabilità utile per il proseguo del movimento. Da qui inizia la preparazione del colpo. Il gomito punta la palla e le spalle di Murray sono ben girate. Questo gesto è tipico della scuola americana, un esempio su tutti dell’Academy di Nick Bollettieri. Il gomito che punta la palla e la torsione evidente del busto sono infatti per l’insegnamento statunitense elementi indispensabili. Merita poi attenzione la posizione della racchetta, perfettamente in linea con le spalle. Per una corretta esecuzione è importante che l’attrezzo non si spinga mai oltre. Gli occhi sono rivolti alla palla.
La seconda immagine anticipa di una frazione l’impatto con la palla. Il peso sulla gamba destra, con il piede completamente a terra, è un segno concreto del caricamento. Per quanto riguarda la parte superiore, gioca un ruolo decisivo il blocco della mano sinistra davanti al corpo, senza il quale l’impatto con la palla produrrebbe una torsione inevitabile. Dall’affiancamento del primo scatto Murray è ora passato a un open stance, una posizione aperta, con un bilanciamento un po’ arretrato. Con il caricamento e l’ottimo equilibrio degli arti inferiori si è costruito una base di forza che gli consentirà di muovere il braccio velocemente. Con gli occhi segue ancora la palla. La gamba sinistra, lavorando da contrappeso, si solleva per “convogliare” la massa sul lato destro e rafforzare il blocco del bacino. La rotazione del busto all’impatto, con questo ulteriore accorgimento. è praticamente annullata. Questo tipo di diritto viene colpito dal basso verso l’alto, nonostante Murray sappia giocare alla perfezione anche il diritto dall’alto. E’ abile nel “muovere” la palla, come diciamo in gergo, sia con rotazione che di piatto.
Scorrendo verso il terzo scatto osserviamo come lo sguardo, anche dopo l’impatto, è costantemente sulla palla, diversamente a quanto avviene per altri atleti come Roger Federer, per esempio. L’anca destra è ferma e lo stesso si può dire della punta del piede, nella medesima posizione di inizio colpo, anche se con il tallone ormai rialzato. La gamba sinistra, nella sua funzione di contrappeso, viene “buttata” in avanti; allo stesso tempo la mano sinistra davanti al corpo gli permette di bilanciarsi senza ricadere indietro e rimanere in linea con le spalle. Così ottiene precisione e forza. Il bilanciamento è ottimo.
Nella quarta fotografia il braccio è ormai passato ma lo schema del bilanciamento è rimasto identico. L’equilibrio di Murray è tale per cui sembrerebbe avere un appoggio a terra. La stabilità è estremamente importante. La testa è ferma. Dopo aver colpito, braccia e gambe si muovono in direzioni differenti: mentre l’anca rimane ferma il busto dà avvio alla torsione. In questa immagine si evidenzia il finale del movimento: la racchetta passa oltre la spalla, che si gira. La chiusura così marcata del finale suggerisce che il diritto uscito dal piatto di Murray deve essere stato piuttosto carico, probabilmente lungolinea. Trovandosi lontano dalla riga di fondo campo la giocata deve essere stata obbligatoriamente carica e veloce.
Il quinto scatto immortala ancora una volta il bilanciamento esemplare. Ciò che il giocatore compie in aria è bello a vedersi, oltre che efficace. La spinta della gamba sinistra in avanti non può che migliorare il blocco. Ha “immobilizzato” arti inferiori, bacino e compiuto la torsione con il busto, per concludere l’esecuzione. La testa è ancora ferma. Dall’insieme di questi dettagli il diritto ne guadagnerà in precisione velocità.