PAROLE DAL FORO ITALICO – Tutta la soddisfazione di Andy Murray, ormai super competitivo anche sulla terra. Lo applaude anche Djokovic, che poi racconta la polemica con l’arbitro e il problema delle semifinali a orari diversi. Serena investe la Keys: “Sarà numero uno”. Madison ci scherza su: “Peccato non diventi subito così”.

“Guardando ai nomi dei giocatori che hanno vinto qui, ci sono alcuni dei più forti di tutti i tempi. È l’aspetto che mi fa più piacere, sono veramente fiero di vedere il mio nome sul trofeo. Oggi contro Novak è stato un bel match. Lui non ha giocato il suo miglior tennis, ma nel secondo set ho comunque avuto qualche momento complicato. Ho salvato bene le palle-break e ho tenuto duro. È stata una grande settimana per me, ho vinto un Masters 1000 sulla terra senza perdere un set. Solo lo scorso anno non avrei mai pensato di avere così spesso la chance di farcela”.

“Sì, credo che il servizio mi abbia dato una grandissima mano. Come già la scorsa settimana a Madrid, ho servito veramente bene, e questo mi ha dato un sacco di fiducia. Quando servo bene, sento anche di avere più possibilità di strappare la battuta ai miei avversari. Se tengo il servizio con facilità, senza perdere troppi punti, fa una grandissima differenza per il resto del mio gioco”.

“Non saprei dire quanto questa vittoria è importante nella mia carriera, però ogni volta che affronti Djokovic sai che devi fare il massimo per batterlo. Quindi ogni volta che ce la fai sai di aver fatto qualcosa di importante. La finale di un Masters 1000 sulla terra battuta è come una nuova esperienza per me, non è qualcosa a cui sono abituato da tutta la vita, quindi a questo punto della mia carriera non è male poter raggiungere ancora dei nuovi obiettivi”.

“Ora credo di giocare molto bene su tutte le superfici. Negli ultimi due anni la terra è quella su cui ho avuto il maggior numero di successi, e non l’avrei mai pensato. Ma forse perché non credevo a sufficienza nelle mie possibilità. Ora vado a Parigi con un sacco di fiducia e in ottime condizioni. Però lì le condizioni sono un tantino diverse, si gioca al meglio dei cinque set, fisico e forza mentale diventano ancora più importanti, ma credo di essere sulla strada giusta. Quindi spero di poter andare lontano”.

NOVAK DJOKOVIC
“Ho avuto un paio di settimane complicate, specialmente negli ultimi due giorni, e sapevo che per me il match di oggi sarebbe stato molto complicato. Lui stava giocando molto bene da tutta la settimana. Per potersela giocare contro di lui, negli scambi lunghi, è necessario giocare al 100%, e io non ci sono riuscito. Però non voglio togliere nulla alla sua vittoria, l’ha meritata e questa settimana è stato il migliore di tutti”.

 “Credo che, sulla terra, Andy utilizzi meglio il campo rispetto al passato. Ha più varietà di gioco da fondo, e questo l’ha aiutato a crescere. Lo confermano le sue vittorie, a Madrid e Roma. E poi a Parigi le condizioni sono un po’ più veloci che negli altri tornei, a lui piacciono, e lì ha sempre giocato bene. In più ci arriverà particolarmente motivato per dar seguito a questo periodo. Sarà in grande forma”.

“Il problema (delle semifinali a orari diversi, ndr) è lo stesso da anni, in tutti i tornei, a causa delle TV. Sono a loro a determinare gli orari, e perciò capita di giocare a orari particolari. Un paio d’anni fa ho giocato una semifinale a Indian Wells alle dieci del mattino. Queste cose sono ridicole per i nostri livelli. Però bisogna imparare a conviverci. Non sono cose che possono essere cambiare da una persona, posso dire che spero per il nostro sport che si trovi un po’ di equilibrio in più. Chi gioca al pomeriggio ha un grande vantaggio in più. Sono aspetti da tenere in considerazione”.

“Nel secondo set ho chiesto all’arbitro una piccola pausa per permettere di sistemare il campo. Lui sapeva che le previsioni erano buone, che la pioggia non sarebbe tornata. Non vedevo alcun motivo per non sospendere un attimo e permettere di rendere il campo nelle condizioni ideali per giocare. Era molto molto pesante, a causa della pioggia, e molle vicino alla linea di fondo. Ci sono stati dei game in cui mi sarei potuto far male alla caviglia almeno un paio di volte. C’è bisogno che un giocare si infortuni per capire che non ci sono le condizioni per continuare? Trovo ridicolo che un giudice di sedia, con delle scarpe normali, provi a testare le righe e decida se è il caso di continuare o meno”.

SERENA WILLIAMS
“Sono molto felice di aver vinto un titolo, specialmente sulla terra. È stato importante scendere in campo come ho sempre fatto, senza pensare alle due finali perse quest’anno. Era un nuovo match, un nuovo torneo. Per tutta la settimana sono stata molto paziente, ho lottato”.

“Penso che Madison sia un’ottima giocatrice, che abbia il potenziale per diventare il futuro la numero uno del mondo. Ha un tennis molto potente. Ho cercato di rimandarle più palle possibile, di essere solida”.

“In vista di Parigi mi sento molto bene, specialmente rispetto ai miei primi incontri. Sto bene fisicamente, non vedo l’ora che inizi il torneo. Ho già provato alcune volte a difendere il titolo, ma non era andata benissimo. Però stavolta sarà diverso, ci arriverò più tranquilla, senza stress, senza dover vincere per forza”.

MADISON KEYS
“Penso di aver fatto un sacco di cose bene. Come sicuramente ce ne sono tante altre che avrei potuto fare meglio. Il primo set è girato su un paio di punti, ovviamente non sono felice per i due doppi falli consecutivi (sul 3-2, ndr). Poi lei nel secondo set ha alzato il livello. Cercherò di attingere il più possibile da questo incontro, per crescere”.

“Dopo la stretta di mano mi ha detto che diventerò numero uno del mondo, purtroppo non succede così facilmente. Ma è sempre bello sentire certe cose da una campionessa come lei, che ha vinto un sacco di tornei e incontri. È qualcosa che ti sprona a lavorare ancora più forte”.

“Questa settimana ho battuto un paio di top-10, che per me è un grande risultato, come aver superato delle giocatrici con ottimi trascorsi a Parigi e sulla terra. Ma credo che la cosa più importante sia come ho gestito gli incontri, sono stata calma e concentrata anche nelle situazioni più difficili. Sento di giocare un tennis più intelligente”.