da Napoli, Alessandro Terziani – foto Getty Images
“San Gennà, fang’ stu miracl”. Così recitava lo striscione esposto dai tifosi prima del match tra Fognini e Murray. Dopo aver visto all’opera i due protagonisti nei primi due giorni di questa sfida di Davis, in pochi credevano davvero all’impresa dell’azzurro.
Si è invece visto forse il miglior Fognini di sempre, considerando anche lo spessore dell’avversario. Il giocatore che lo scorso anno, nei tornei sul rosso, è stato secondo solo a Nadal e Djokovic. Due ore e 19 minuti, tanto è durato il match, da incorniciare. Tre set al limite della perfezione che riportano inaspettatamente in parità il tie di Davis.
E pensare che l’approccio al match dell’azzurro non era stato positivo. Molto contratto, si pensava per il perdurare del problema al costato, subiva immediatamente il break. Lo scozzese, limitandosi al palleggio, si trovava così sul 3-1 grazie ai numerosi errori di Fognini. Improvvisamente il taggese, sostenuto in tribuna dall’ormai inseparabile Flavia Pennetta, si scuoteva dal torpore salendo in cattedra. L’azzurro inizia un sapiente forcing, variando continuamente velocità e rotazioni, concluso da repentini vincenti di diritto o da letali drop. Fognini annichilische lo scozzese con un parziale di 21 punti a 6 che valgono cinque giochi consecutivi e il primo set dopo 46 minuti.
Nel secondo set Fognini ha un fisiologico calo di intensità, grazie anche a Murray che ha riguadagnato un metro di campo, e il match torna in equilibrio. Nel sesto gioco Fognini è bravo ad annullare tre palle del possibile break. Nel gioco successivo, sul 3-3, si decide probabilmente la partita. L’azzurro, al termine di un lungo e sofferto game, effettua il break. Murray, molto innervosito dal rumoroso pubblico e dal terreno dissestato, cede facilmente il set.
Fognini è ormai un treno in corsa. Murray sembra disorientato. Non riesce ad adottare alcuna tattica efficace. L’azzurro non soffre lo scambio e lo scozzese non ha soluzioni vincenti. Anche il servizio tradisce oggi Murray. Fognini è in trance agonistica. Sul 5-4 a proprio favore, servizio Murray, si procura ben 3 match point. Il primo è annullato con un servizio vincente, il secondo con una volée di diritto. La terza chance è quella buona. Il diritto in rete di Murray scatena la gioia incontenibile del clan azzurro e dei 4.000 tifosi italiani. Le note di “’O surdato innamorato” riecheggiano in tutto lo stadio.
Spetta adesso a Seppi concludere l’impresa napoletana.
Fognini b. Murray 6-3 6-3 6-4