Kim risponde per le rime al “cappotto” della Wozniacki. Andy passeggia, “baby-Harrison” sfiora l’impresa. Bene le russe e gli spagnoli… FOTO

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Mentre Andy Murray sbriga senza mai rischiare la pratica Dustin Brown, ci sono gioie e dolori per il pubblico di casa a Flushing Meadows: John Isner batte Chiudinelli, la grande speranza Ryan Harrison perde invece contro Stakhovsky dopo quattro ore e tre match-points falliti. Avanti anche Ferrer, Youzhny e Lopez.

 

Tutto tranquillo per Andy Murray (no 4 del seeding). Il britannico impiega poco meno di un’ora e mezza per sconfiggere l’estroso Dustin Brown (123 ATP). Il giamaicano resiste sino al 5-5 pari del primo parziale, prima di subire l’accelerazione del britannico che chiude agevolmente 7-5 6-3 6-0.

 

Emozioni a non finire sul “Grandstand” tra Sergey Stakhovsky (36 ATP) e la wild-card americana Ryan Harrison (220 ATP). L’incontro “gira” almeno quattro volte ed alla fine a prevalere è la maggiore esperienza del 24enne ucraino. Tutto facile all’inizio per il vincitore di New Haven, che però commette lo sbaglio di non sfruttare il trend favorevole che dura almeno sino alla fase iniziale del secondo set. L’americano acquista così fiducia ed il match si fa equilibrato. Secondo e terzo set vanno infatti ad Harrison. Sono due doppi falli dell’ucraino ad essere decisivi: il primo Stakhovsky lo commette sul 5-6 (30-30), il secondo sul 3-4 (30-40) dopo aver poco prima recuperato il break di svantaggio.

 

Le due palle break salvate dall’ucraino nel quinto gioco del quarto parziale ridanno fiducia a Stakhovsky che incamera il set tornando in cattedra come ad inizio partita. La breve interruzione per pioggia giunge propizia per l’americano in chiara difficoltà: si finisce così al tie-break del “quinto”, giusta conclusione per un match tiratissimo. L’ucraino sale 3-1, ma si ritrova in un batter d’occhio 3-6. Qui i 18 anni di Harrison si fanno sentire: sul 6-5 e servizio l’americano, prima affossa un rovescio in rete, poi commette il doppio fallo che serve su un piatto d’argento la vittoria a Stakhovsky. 6-3 5-7 3-6 6-3 7-6 il punteggio finale per l’ucraino dopo oltre quattro ore di pregevole spettacolo. Per il campioncino in erba della Louisiana una “lezione” da immagazzinare per un futuro importante che non tarderà ad arrivare.

 

Occorrono tre ore abbondanti anche a John Isner (18) per piegare la resistenza dell’elvetico Marco Chiudinelli (63 ATP). Dopo i primi due set speculari (6-3), è il tie-break del terzo – vinto 9-7 dallo statunitense – a spianargli la strada per il successo finale (6-4). Per Isner terzo turno impegnativo contro il russo Mikhail Youzhny (12) che lascia per strada un set nella netta vittoria con l’israeliano Dudi Sela (95 ATP).

 

In attesa di Rafael Nadal (1), Fernando Verdasco (8) e del derby tra Almagro e Garcia-Lopez, prosegue la marcia degli spagnoli con le vittorie di David Ferrer (10), Feliciano Lopez (23), Tommy Robredo (41 ATP) e Daniel Gimeno-Traver (59 ATP). Avanti anche il francese Michael Llodra (35 ATP) che liquida abbastanza seccamente il romeno Victor Hanescu (54 ATP).

 

Risultati secondo turno:

[4] A Murray (GBR) b. D Brown (JAM) 7-5 6-3 6-0

[18] J Isner (USA) b. M Chiudinelli (SUI) 6-3 3-6 7-6(7) 6-4

S Stakhovsky (UKR) b. R Harrison (USA) 6-3 5-7 3-6 6-3 7-6(6)

[12] M Youzhny (RUS) b. D Sela (ISR) 6-1 6-3 4-6 6-3

T Robredo (ESP) b. J Bennetau (FRA) 6-4 6-6(2-1) ritiro

[23] F Lopez (ESP) [23] b. B. Paire (FRA) 6-4 6-7(4) 5-7 7-6(3) 6-2

D Gimeno-Traver (ESP) b. J Chardy (FRA) 4-6 6-2 6-0 7-6(2)

M Llodra (FRA) b. V Hanescu (ROM) 7-6(2) 6-4 6-2

[10] D Ferrer (SPA) b. B Becher (GER) 6-3 6-4 6-4

 


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Nel main draw femminile il match più atteso era senza dubbio il sedicesimo scontro diretto tra Dementieva e Hantuchova, ma è stata ancora una volta Kim Clijsters a catturare l’attenzione di Flushing Meadows offrendo un’impressionante prova di forza e rispondendo sul campo alla performance di Caroline Wozniacki.

 

Parte al rallentatore la campionessa in carica (no 2 del seeding): pronti via e 3-0 per la ceca Petra Kvitova (27), semifinalista a Wimbledon dove aveva “spaventato” per un set Serena Williams. Terrificante la reazione della belga, che infila la bellezza di dodici giochi consecutivi per un “cappotto ad effetto ritardato” senza possibilità di appello. 6-3 6-0 lo score finale in un’ora e spiccioli.

 

Tra Elena Dementieva (12) e Daniela Hantuchova (24) c’è stata invece partita sino al 5-2 del primo parziale in favore della slovacca. Hantuchova fallisce tre set-balls sul servizio della russa ed esce completamente e mestamente dall’incontro. Con un parziale di dieci giochi a due, frutto soprattutto dei tanti errori dell’avversaria, Dementieva chiude la pratica in un’ora e mezza “vendicando” così la connazionale Safina. Hantuchova straordinaria per mezz’ora ed inguardabile per il resto della partita: contro una giocatrice del calibro di Elena Dementieva serviva decisamente di più.

 

Avanti anche l’altra russa Anastasia Pavlyuchenkova (20) che rifila un troppo pesante 6-1 6-2 all’argentina Gisela Dulko (41 WTA).

 

Risultati terzo turno:

[2] Kim Clijsters (BEL) b. [27] P Kvitova(CZE) 6-3 6-0

[12] E Dementieva (RUS) b. [24] D Hantuchova (SVK) 7-5 6-2

[20] A Pavlyuchenkova (RUS) b. G Dulko (ARG) 6-1 6-2

 


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