WIMBLEDON – Dopo la doppia sfida nel 2012, lo scozzese ritrova lo svizzero sul Centre Court. Nonostante la pioggia, Andy non ha avuto grossi problemi contro l'ammirevole Pospisil. Adesso cerca la sua terza finale. Sarebbe un gran regalo per la Mauresmo. 

Dopo la doppia sfida del 2012, Roger Federer ed Andy Murray torneranno a sfidarsi sul Centre Court di Wimbledon. La semifinale del 2015 sarà una specie di “bella” dopo le due finali di tre anni fa, la prima ai Championships e la seconda nello storico torneo olimpico giocato proprio all'All England Club. Ci arrivano con lo stesso carico di fatica: un set perso in tutto il torneo, peraltro contro un bombardiere (Groth per Federer, Karlovic per Murray). Anche i loro match di quarti sono stati più o meno simili. Sul piano strettamente numerico, Federer è stato più dominante di quanto lo scozzese non sia stato contro Vasek Pospisil, il canadese che non ti aspetti. Si è imposto 6-4 7-5 6-4 in una partita ben gestita, senza patemi, giocata per metà sotto il tetto del centrale. Per la prima volta in questa edizione, la pioggia ha fatto seriamente capolino. Due sospensioni: la prima sul 3-1 del primo set, la seconda sul 6-4 3-4. Collegati via radio con le stazioni meteorologiche, gli organizzatori hanno preferito non rischiare e durante il secondo stop hanno chiuso il tetto, per la gioia del Duca e della Duchessa di Cambridge, presenti in tribuna insieme all'eterno David Beckham, la cui popolarità non accenna a diminuire. Pospisil non aveva nulla da perdere: conosce questo campo per averci vinto il torneo di doppio, e si trova nell'inedita posizione di leader canadese nel match di Coppa Davis che il suo Canada giocherà a Ostenda, contro il Belgio. La situazione più che mai tranquilla gli ha consentito di giocare un buon match, soprattutto al servizio, ma la qualità di Murray è fuori dalla sua portata. “Vasek ha servito molto bene, così io ho provato a cambiare la mia posizione in risposta, e per fortuna ha funzionato. Tornare a giocare sotto il tetto non è stato facile, le condizioni erano diverse”. Un bel passante stretto di rovescio gli ha dato il break del 6-5 nel secondo, pietra tombale al match. Il terzo è stata un'esibizione agonistica, suggellata dal break al nono game.


A WIMBLEDON NON FALLISCE MAI

Per Murray è già tempo di pensare alla sfida con Federer. Sarà il 24esimo episodio di una rivalità che vede lo svizzero in vantaggio per 12-11. Oltre alla finale, dunque, c'è la possibilità di agganciarlo nel computo degli scontri diretti. “Conosco Roger molto bene, abbiamo giocare diverse volte. Questa mattina siamo andati ad allenarci insieme, ma venerdì sarà diverso”. Murray ha poi spiegato di adorare giocare a Wimbledon, anche se lo stress è enorme. “Ed è difficile godersi ogni momento”. Non siamo ai livelli di qualche anno fa, quando gli chiedevano a gran voce di vincere un torneo che mancava ai britannici dal 1936, ma lo stress rimane e potrebbe essere un piccolo punto a favore di Federer, che con le sue sette vittorie ha soltanto da guadagnare e nulla da perdere. Da parte sua, Murray si conferma implacabile a Wimbledon: dal 2007 arriva almeno nei quarti, e quello colto nel 2015 è il sesto piazzamento (almeno) in semifinale. L'erba, questa erba, si addice perfettamente al suo tennis. E poi ha imparato a gestire la passione della folla. Per anni, ha faticato a incanalare in modo positivo la passione dei britannici. Adesso è un'arma in più: “Infatti devo fare i complimenti a Heather Watson, che contro Serena Williams ha probabilmente giocato la sua miglior partita”. L'aspetto psicologico è importante, ma quello tecnico non va sottovalutato. Amelie Mauresmo, all'ultimo torneo con Andy prima di entrare in maternità, ha confidato che parlano spesso del gioco. “Per lui è più facile farlo con una donna, prima con Lendl si sentiva giudicato. Tra gli uomini c'è uno spirito competitivo in cui non sono coinvolta”. L'ultima volta che ha sfidato Federer ci ha fatto la miseria di un game. Si pensava che potesse licenziare la Mauresmo: otto mesi dopo Amelie è ancora con lui…e forse lo ha reso addirittura favorito.

 

WIMBLEDON UOMINI – Quarti di Finale

Andy Murray (GBR) b. Vasek Pospisil (CAN) 6-4 7-5 6-4