Il campione in carica si avvicina ai Giochi e definisce un “peccato” l’assenza di alcuni top-10. “Però il tabellone resta molto competitivo. I campi sono lenti, inoltre ho trovato grande umidità e folate di vento”. Andy giocherà anche il doppio insieme al fratello Jamie e passerà un po’ di tempo al Villaggio Olimpico e dovrebbe essere il portabandiera della Gran Brategna.

Toronto ha rialzato le quotazioni di Novak Djokovic, ma un altro grande candidato all’oro olimpico è Andy Murray. Il trionfo a Wimbledon e il ritorno di Ivan Lendl nel suo angolo lo hanno proposto addirittura come futuro numero 1 ATP, anche se l’assenza alla Rogers Cup ha consentito a Djokovic di ristabilire un distacco importante. Andy è già a Rio de Janeiro, dove proverà a difendere il titolo conquistato quattro anni fa a Londra. “Sto cercando di prepararmi nel miglior modo possibile – ha detto – i campi sono piuttosto lenti e c’è grande umidità, unita al vento. E’ positivo arrivare un paio di giorni prima, in modo da potersi abituare”. Lo scozzese sarà uno dei cinque top-10 ai nastri di partenza. Tiene molto alle Olimpiadi e non si è fatto condizionare dai timori per il virus Zika. “Ho parlato con il mio medico e mi ha assicurato che dovrebbe essere tutto ok. Spero che non ci siano troppe zanzare in giro, ma non dovrebbero essere un problema in questo periodo dell’anno. Ci sono molti posti peggiori di questo, spero che non succeda niente”.

GLI ALLENAMENTI CON NADAL
Parlando degli assenti, Murray ha definito un “peccato” la mancanza di personaggi come Federer e Wawrinka. “Ma credo che il tabellone sia piuttosto competitivo, ci sono molti top-20” (non è proprio così, visto che ne mancano la metà, ndr). Prima di partire per il Brasile, Murray ha fatto tappa a Maiorca dove si è allenato con Rafael Nadal. “Si, ci siamo ritrovati un paio di volte, faceva abbastanza caldo però è andato tutto bene”. Murray giocherà il singolare e anche il doppio in coppia con il fratello Jamie. Non si conoscono ancora le coppie per il doppio misto, ma Andy potrebbe anche lasciar perdere: in fondo ha già vinto la medaglia d’argento quattro anni fa, in coppia con Laura Robson. Di sicuro trascorrerà un po’ di tempo al Villaggio Olimpico, anche se la sua base sarà altrove. Per vincere una medaglia, in fondo, non bisogna lasciare nulla al caso. Nel frattempo, il Guardian rivela un’indiscrezione secondo cui Andy sarebbe il portabandiera della Gran Bretagna nella cerimonia inaugurale di venerdì 5 agosto.