di Alessandro Magrini – foto Getty Images
Dopo le sorprese della giornata di ieri, con le inattese eliminazioni di Raonic e Muguruza, non fanno scherzi i due big impegnati nella prima parte di day 4 allo Us Open, Andy Murray e Simona Halep.
Quest’ultima, su un Arthur Ashe con tetto chiuso per via del maltempo, si impone per 6-3 6-4 su Lucie Safarova e approda al terzo turno, dove ad attenderla ci sarà Timea Babos.
Il match inizia a strappi: la rumena “parte subito in quarta”, o per restare in metafora, è piuttosto Safarova a non “ingranare”. Fatto sta che Simona si ritrova avanti 3-0 con due break. Ma è proprio a parziale apparentemente compromesso che la tennista ceca esibisce il tennis di cui è capace: “pallate”, forcing da fondo e la preda è riagguantata sul 3-3. L’incontro si fa intenso, combattuto; i games si allungano e cresce il numero degli errori, anche se parte di essi indotta dalla voglia di “fare il punto”. Nonostante gli occhi notino equilibrio in campo, lo score dice presto tutt’altro, perchè Halep piazza l’allungo decisivo e fa suo il primo set per 6-3.
La seconda frazione comincia e prosegue senza “avere un padrone”: la qualità cala, con break e controbreak a susseguirsi fino al 10° gioco, che si rivela lo snodo della sfida. Al servizio per prolungare il match, infatti, Lucie non regge la tensione, commette doppio fallo sul match point e saluta New York.
Rispetta le previsioni anche Andy Murray, che liquida lo spagnolo Marcel Granollers con il punteggio di 6-4 6-1 6-4. Altra prova di spessore da parte del neocampione ai Giochi di Rio, “balbettante” solo al momento di chiudere il primo parziale: alla battuta avanti 5-3 cede il break di vantaggio, ma “rimedia” in un estenuante game successivo (ben 12 minuti di durata). Il resto del match è un monologo dalla parlata scozzese: 6-1 6-4 e prossimo turno con il vincente tra Gilles Simon e il nostro Paolo Lorenzi.
Sospeso per pioggia l’incontro di Kei Nishikori, impegnato sul Louis Armstrong con Karen Khachanov, giustiziere l’altroieri del nostro Thomas Fabbiano. Prima dell’interruzione, il russo classe 96 fa brillantemente partita alla pari: cede il primo set 6-4, conquista il secondo col medesimo punteggio e rientra nello spogliatoio sul 4 pari nel terzo. Ci sarà la prima grande sorpresa di giornata, oppure il n°6 del seeding farà prevalere il pedigree superiore? Pioggia permettendo, non dovremmo attendere molto a scoprirlo.
Il meglio però, come canta un noto cantautore italiano, deve ancora venire. Grande interesse infatti verte intorno agli azzurri in scena oggi a Flushing Meadows: già detto di Lorenzi, Fabio Fognini se la vedrà con David Ferrer, mentre Alessandro Giannessi giocherà la partita della vita con Stan Wawrinka.