Traduzione di Monica Zanelli – Foto Gatty Images
– Sembrava che tu avessi dei problemi nel primo set che poi hai perso, forse alla schiena. Eri a posto fisicamente?
"Ero solo un po' rigido. Oggi c’era molto vento, e tra un set e l'altro o nei momenti di pausa è facile prendere freddo. I giorni scorsi sono stati umidi e si sudava molto, invece oggi faceva davvero freddo".
– Match in notturna sull’Ashe, ti sei divertito o è stato difficile?
“Le condizioni di gioco erano difficili, c’era molto vento. Istomin colpisce bene la palla, piatta su entrambi i lati, è difficile a volte da controllare. È stato un duro match e per come è finito il terzo set ero solo felice di avercela fatta, aveva delle chance per poter andare avanti”.
– Negli ultimi tre match hai avuto una partenza un po' lenta. Questo ti preoccupa?
"Oggi ho perso al tie-break un set che avrei potuto vincere, è vero. Avrei preferito partire un po' più veloce, ma non penso di essere stato così lento nei match precedenti. Oggi è stata dura e sono felice di avercela fatta alla fine".
– Il tuo servizio è stato efficace come volevi?
"Dipende. Devi fare ciò che ti è possibile considerando le condizioni in cui ti trovi. Se c'è vento, servire è più difficile".
– Come affronterai Stan Wawrinka?
"Devo assolutamente giocare bene. Quest'anno è migliorato molto, ha meno punti deboli e ha più esperienza. Ha un ottimo rovescio, un buon servizio, è sicuro a rete. È un grande giocatore e sa renderti la vita difficile. Sarà una partita durissima".
– Voi vi allenate insieme. Cos’hai notato di diverso in lui quest'anno, forse ha maggiore fiducia o è diverso il suo atteggiamento?
"Non so esattamente. Penso derivi molto dalla fiducia. Ha cambiato coach prima della stagione sulla terra e questo può averlo aiutato perché è stato senza coach per un po' di tempo. E poi anche il match contro Novak agli Australian Open. Ci sono molte cose che incidono. Non ha però modificato nessuno dei suoi colpi dal punto di vista tecnico".
– Cos'hai pensato quando hai visto la prestazione di Federer?
"In quel momento mi stavo allenando, e non sono riuscito a vedere molto. Ovviamente sono rimasto sorpreso. Penso che abbia vinto dieci volte di fila con Robredo, per cui è stato un risultato inaspettato. Molti giocatori attraversano periodi in cui non giocano il loro miglior tennis e ora è successo a Roger, a partire da Wimbledon. Ha anche avuto alcuni problemi con la schiena quest'anno, ma ha ancora i suoi colpi. È solo che quando perdi delle partite che dovresti vincere perdi un po' di fiducia".
– Sei stato convocato per la Davis. Sembra che giocherai tre giorni di fila. Vorresti giocare anche il doppio?
"Dipende dal primo giorno. Non giocherò se dovessi fare un match di quattro o cinque ore, perché abbiamo altri giocatori in grado di vincere. Abbiamo molti bravi doppisti. È anche possibile che ci siano ancora variazioni fatte dal team da qui in avanti, vedremo".
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